Manutenzione impianto fotovoltaico: come proteggere il tuo investimento

Perchè fare la manutenzione impianto fotovoltaico? Quando si installa un impianto, l’obiettivo è chiaro: produrre energia in modo autonomo e ridurre i costi in bolletta. Ma per far sì che questo accada davvero – e continui nel tempo – la manutenzione gioca un ruolo fondamentale. E oggi, con il nuovo sistema di Ritiro Dedicato (RID) attivo per tutti gli impianti dal 29 maggio 2025, monitorare il rendimento e intervenire tempestivamente è ancora più importante.

Se nel nostro articolo precedente (Scambio sul posto: cosa cambia nel 2025) abbiamo analizzato i cambiamenti normativi e il passaggio al nuovo modello di remunerazione, oggi andiamo a vedere cosa puoi fare concretamente per mantenere il tuo impianto efficiente e produttivo nel tempo.

Punti chiave

Segnali dell’impianto che richiede manutenzione

Chi ha installato un impianto fotovoltaico lo sa bene: il percorso parte con entusiasmo e aspettative alte. Dopo il sopralluogo, la progettazione su misura, l’installazione e il collaudo, arriva quel momento in cui tutto funziona alla perfezione. Le bollette calano, l’app di monitoraggio mostra dati incoraggianti, e la soddisfazione di produrre energia pulita direttamente sul proprio tetto è concreta.

Ma proprio quando ci si abitua ai benefici, dopo tempo, può succedere qualcosa che, a prima vista, sembra insignificante. 

-Bollette più alte del previsto, a parità di consumi
-Errori segnalati dall’inverter (luci rosse, codici, rumori insoliti)
-Produzione energetica sotto la media stagionale (verificabile dai report del tuo monitoraggio)
-Presenza di sporco o danni visibili sui moduli (polvere, escrementi, crepe)
-Connessioni allentate o cavi danneggiati
-Eventi climatici intensi come: grandinate, vento forte o neve
-Surriscaldamento anomalo dell’ inverter

Perchè è importante fare manutenzione

Come per qualsiasi tecnologia, anche un impianto fotovoltaico ha bisogno di cura e attenzione. Un modulo leggermente danneggiato da una grandinata, un accumulo di polvere o foglie, un connettore allentato: piccoli problemi che, se ignorati, possono trasformarsi in guasti più gravi e perdita di efficienza. Ecco perché è fondamentale non aspettare che il problema diventi evidente.

In cosa consiste la manutenzione impianto fotovoltaico

La manutenzione, infatti, non è solo un’attività tecnica: è una forma di tutela del proprio investimento. È l’occasione per verificare che tutto funzioni come dovrebbe e per riportare l’impianto al suo massimo potenziale produttivo. Sapere quando intervenire fa la differenza tra un semplice controllo e una costosa riparazione.

La manutenzione di un impianto fotovoltaico consiste in controlli periodici, pulizia e verifiche tecniche per assicurare il corretto funzionamento, la sicurezza e l’efficienza energetica dell’impianto nel tempo, con interventi ordinari annuali e straordinari quando necessario.

Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria

Idealmente, va eseguito almeno un controllo all’anno, preferibilmente in primavera, dopo i mesi più rigidi. Cosa prevede la manutenzione di un impianto fotovoltaico:

Assistenza e Manutenzione Impianto Fotovoltaico

Un impianto fotovoltaico è un investimento sicuro, al giorno d’oggi sfruttare al meglio l’energia solare ci può far risparmiare e tenerci lontano da bollette, alle volte spaventose. Per far si che il nostro investimento sia massimizzato è importante prendersi cura del nostro impianto, e quindi è fondamentale considerare la manutenzione del proprio impianto fotovoltaico

Il ruolo di Stone Pine

Stone Pine mette a disposizione dei propri clienti un team di assistenza post vendita dedicato, pronto a intervenire in caso di anomalie, malfunzionamenti o semplici controlli di routine. Il nostro obiettivo è far sì che il tuo impianto continui a produrre energia al massimo delle sue potenzialità, anno dopo anno.

Richiedi una consulenza gratuita

Vuoi sapere se il tuo impianto sta funzionando come dovrebbe? Hai notato cali di rendimento o messaggi d’errore? Il team StonePine può aiutarti a fare un check completo e gratuito per capire se è il momento di intervenire.

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Impianti fotovoltaici con accumulo: come funzionano e perché sono il futuro dell'energia domestica

L'energia solare sta trasformando il modo in cui alimentiamo le nostre case. Gli impianti fotovoltaici con sistema di accumulo rappresentano l'evoluzione più significativa in questo settore, permettendo di sfruttare l'energia del sole anche quando questo non splende. Ma come funzionano esattamente e quali vantaggi offrono rispetto ai sistemi tradizionali? Questa guida vi fornirà tutte le informazioni essenziali per comprendere questa tecnologia.

Cosa sono gli impianti fotovoltaici con accumulo

Un impianto fotovoltaico con accumulo è un sistema energetico che combina pannelli solari e batterie per ottimizzare l'utilizzo dell'energia solare. A differenza degli impianti tradizionali, che permettono di utilizzare l'energia solare solo durante le ore di produzione o di cederla alla rete, i sistemi con accumulo consentono di immagazzinare l'energia in eccesso per utilizzarla quando necessario, ad esempio nelle ore serali o nei giorni nuvolosi.

La differenza in termini di efficienza è notevole: mentre un impianto fotovoltaico tradizionale permette di autoconsumane solo il 30-40% dell'energia prodotta, un sistema con accumulo può aumentare questa percentuale fino all'80%.

Come funziona un impianto fotovoltaico con accumulo: il percorso dell'energia

Per comprendere meglio il funzionamento di questi sistemi, seguiamo il viaggio dell'energia solare dalla sua cattura fino all'utilizzo domestico:

  1. Cattura dell'energia solare: I pannelli fotovoltaici, composti da celle in silicio, catturano la luce solare e la convertono in energia elettrica sotto forma di corrente continua (CC).
  2. Conversione della corrente: L'inverter trasforma la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata (CA), utilizzabile dagli elettrodomestici domestici.
  3. Rilevamento dei consumi: Il sistema monitora costantemente i consumi domestici e la produzione dei pannelli.
  4. Gestione intelligente dell'energia
    • Se i consumi sono superiori alla produzione, l'energia viene prelevata direttamente dai pannelli e utilizzata in casa.
    • Se la produzione supera i consumi, l'energia in eccesso viene inviata alle batterie per l'accumulo.
    • Quando le batterie sono completamente cariche, l'eventuale energia rimanente viene immessa nella rete elettrica.
  5. Utilizzo dell'energia accumulata: Nelle ore serali o in condizioni di scarsa produzione, il sistema preleva l'energia dalle batterie per alimentare la casa, riducendo il prelievo dalla rete.
  6. Monitoraggio e controllo: Un sistema di gestione intelligente ottimizza continuamente i flussi energetici e permette all'utente di monitorare produzione, consumi e stato del sistema.

Componenti principali degli impianti fotovoltaici con accumulo: il cuore del sistema

Un impianto fotovoltaico con accumulo è composto da diversi elementi, ognuno con un ruolo specifico:

Pannelli solari

Rappresentano la fonte primaria di energia. Disponibili in diverse tecnologie (monocristallino, policristallino, film sottile), hanno un'efficienza di conversione che varia dal 15% al 22% per i modelli più performanti. La loro dimensione standard è di circa 1,7 m² per un pannello da 300-400 Watt, e un impianto domestico tipico comprende da 10 a 20 pannelli.

Inverter fotovoltaico

È il "cervello" dell'impianto e svolge due funzioni fondamentali:

Gli inverter moderni sono dotati di sistemi di monitoraggio che permettono di controllare la produzione in tempo reale, anche da remoto tramite smartphone.

Batterie di accumulo

Sono il componente che distingue questi impianti da quelli tradizionali. Le batterie più diffuse sono:

Tipo di batteriaCicli di vitaEfficienzaDurataCosto indicativo
Litio10.00080%10-15 anni400-1000€/kWh
Piombo-acido500-4.00050%5-8 anni200-400€/kWh
Sale4.000-5.00090%10 anni500-800€/kWh

La capacità delle batterie viene misurata in kilowattora (kWh) e deve essere dimensionata in base ai consumi della famiglia. Per un'abitazione con consumo annuo di 4.500 kWh, si consiglia generalmente una capacità di accumulo tra 4 e 6 kWh.

Sistema di monitoraggio

Permette di controllare in tempo reale la produzione dell'impianto, il livello di carica delle batterie e i flussi energetici. La maggior parte dei sistemi moderni offre un'interfaccia accessibile via web o app mobile, consentendo di verificare le prestazioni anche da remoto.

I vantaggi concreti degli impianti fotovoltaici con accumulo

L'investimento in un sistema fotovoltaico con accumulo offre numerosi benefici tangibili:

Ottimizzazione dell'autoconsumo
La possibilità di aumentare l'autoconsumo dall'attuale 30-40% fino all'80-90% rappresenta il vantaggio più significativo. In termini pratici, significa utilizzare l'energia gratuita del sole per la maggior parte dei propri consumi domestici.

Indipendenza energetica
Con un sistema correttamente dimensionato, una famiglia può ridurre drasticamente la dipendenza dalla rete elettrica, proteggendosi dalle oscillazioni dei prezzi dell'energia e garantendosi una maggiore sicurezza energetica.

Risparmio economico
Sebbene l'investimento iniziale sia più elevato rispetto a un impianto tradizionale, il risparmio a lungo termine è considerevole. Una famiglia media può ridurre la bolletta elettrica fino al 75-80%, con un tempo di ritorno dell'investimento che varia dai 6 agli 8 anni, a seconda della zona geografica e dei consumi.

Protezione ambientale
Un impianto fotovoltaico da 6 kW può evitare l'emissione di circa 3 tonnellate di CO₂ all'anno, equivalenti all'assorbimento di circa 150 alberi. Il contributo alla riduzione dell'inquinamento e alla lotta contro il cambiamento climatico è quindi significativo.

Il dimensionamento ideale
Per dimensionare correttamente un impianto fotovoltaico con accumulo è necessario considerare:

  1. Consumo annuo di energia: analizzando le bollette degli ultimi 12 mesi
  2. Distribuzione dei consumi: valutando quanto si consuma nelle ore diurne rispetto a quelle serali
  3. Spazio disponibile: calcolando la superficie utile per l'installazione dei pannelli
  4. Orientamento e inclinazione del tetto: che influenzano la produzione energetica

Un impianto ben dimensionato dovrebbe produrre circa il 120% del fabbisogno annuo, con una capacità di accumulo sufficiente a coprire i consumi serali e notturni. Per una famiglia con consumo annuo di 4.500 kWh, un impianto da 4-5 kWp con accumulo di 5-10 kWh rappresenta generalmente la soluzione ottimale.

Manutenzione e durata: un investimento a lungo termine

Un impianto fotovoltaico con accumulo è progettato per durare a lungo:

La manutenzione richiesta è minima:

Normative e incentivi: le opportunità attuali

In Italia, l'installazione di impianti fotovoltaici è regolamentata principalmente dal D.Lgs. 387/2003 e dal DM 19/05/2015. Gli incentivi attualmente disponibili includono:

È importante verificare la compatibilità tra i diversi incentivi e le eventuali limitazioni per impianti che beneficiano già di altre forme di incentivazione.

Fotovoltaico e Storage, un investimento per il futuro

Gli impianti fotovoltaici con accumulo rappresentano una soluzione concreta per affrontare le sfide energetiche future. L'aumento dell'efficienza, la riduzione dei costi e gli incentivi disponibili rendono questa tecnologia sempre più accessibile e vantaggiosa.

Investire in un sistema fotovoltaico con accumulo significa non solo ridurre significativamente i costi energetici, ma anche contribuire attivamente alla transizione verso un modello energetico più sostenibile e resiliente. La possibilità di combinare risparmio economico e beneficio ambientale rende questi sistemi una delle soluzioni più promettenti per l'energia domestica del futuro.

Con l'evoluzione tecnologica in corso e la continua riduzione dei costi, si prevede che nei prossimi anni il fotovoltaico con accumulo diventerà sempre più la norma piuttosto che l'eccezione, avvicinandoci a un modello di produzione e consumo energetico veramente sostenibile.

Stop allo Scambio Sul Posto: cosa comporterà l'imminente cambio normativo

Scambio Sul Posto e Ritiro Dedicato: cosa sono e come funzionano

Stai pensando di installare un impianto fotovoltaico o già ne possiedi uno? È fondamentale che tu conosca le opzioni disponibili per gestire l'energia prodotta, soprattutto alla luce dell'importante cambiamento normativo in arrivo il 29 maggio 2025, quando lo Scambio sul Posto sarà completamente sostituito dal Ritiro Dedicato.

Ritiro Dedicato

Con il Ritiro Dedicato, l'energia in eccesso prodotta dal tuo impianto (quella che non utilizzi subito) viene venduta direttamente al GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Per ogni kilowattora (kWh) immesso in rete ricevi un compenso economico stabilito da ARERA. Il prezzo viene fissato e stabilito a Gennaio di ogni anno. Per l'anno 2025 è stato stabilito un prezzo minimo garantito pari a 46,4 €/MWh, che equivale a poco più di 4 centesimi al kWh immesso in rete e non auto consumato.

Vantaggi:

Scambio sul Posto (in vigore fino al 29 maggio 2025)

Con lo Scambio sul Posto, l'energia in eccesso viene "depositata" in rete e potrai utilizzarla in seguito, ad esempio di sera o quando il tuo impianto non produce abbastanza. È come avere un "conto energetico" a cui attingere quando serve.

Vantaggi:

Importante: cambio normativo in arrivo

Dal 29 maggio 2025 lo Scambio sul Posto non sarà più disponibile. Se stai pianificando l'acquisto di un impianto fotovoltaico, questo è un aspetto da considerare attentamente. Con l'eliminazione dello Scambio sul Posto, il Ritiro Dedicato diventerà l'unica opzione disponibile per vendere l'energia in eccesso.

Perché Installare il Fotovoltaico è comunque vantaggioso

Anche con il cambio normativo in arrivo, installare un impianto fotovoltaico rimane un investimento eccellente:

Cosa fare?

Se stai valutando l'acquisto di un impianto fotovoltaico, è il momento giusto per agire. I nostri esperti possono aiutarti a dimensionare correttamente l'impianto in base alle tue esigenze.

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Il fotovoltaico in azienda: lo stai già pagando, anche se non lo hai mai comprato

Alla domanda, da quanto lavori nelle rinnovabili, la risposta è sempre la stessa: una vita.

E dopo tanto tempo, non pensavo di potermi stupire così tanto, come invece ho fatto negli ultimi due anni.

Oggi vorrei rivolgermi a tutti quegli imprenditori che giornalmente con tutte le attuali insidie, stanno cercando di portare avanti con impegno la propria azienda.

Il pensiero dal piccolo al grande imprenditore penso possa essere comune: le persone che lavorano per lui e con lui ogni giorno, come accrescere i propri ricavi a discapito delle difficoltà, tutto questo in uno scenario che cambia così velocemente da essere a volte difficile da decifrare.

Il fotovoltaico in azienda: lo stai già pagando, anche se non lo hai mai comprato

Negli ultimi mesi, non so nella vostra azienda, ma le nostre bollette sono triplicate, non perché io o i miei colleghi abbiamo cambiato abitudini, ma perché il prezzo della componente energia è quadruplicato negli ultimi sei mesi, e non accenna a diminuire.

Credo che pochi di voi mi potranno contraddire quando dico che fino ad oggi gli imprenditori non hanno dedicato troppa attenzione ai costi delle bollette.  Sono certo che d’ora in poi l’interesse che presterete sarà molto più elevato.

L’aumento dei costi produttivi aziendali può mangiare una parte del margine operativo preventivato ed in alcuni casi avere anche conseguenze molto più gravi.

La soluzione: investire in un impianto fotovoltaico e prodursi la propria energia

Ogni giorno mi trovo a quotare offerte per la fornitura e posa in opera di impianti Fotovoltaici per soddisfare il fabbisogno energetico delle imprese dei nostri clienti.

Analizzo bollette elettriche, determino le dimensioni dei tetti, calcolo irraggiamenti, sviluppo costi e definisco benefici.

La risposta è sempre la stessa: gli imprenditori stanno già pagando ogni giorno un impianto fotovoltaico che ancora non hanno comprato.

Non sono qui per dirvi che se installerete un impianto fotovoltaico in azienda i costi per l’energia saranno magicamente annullati, probabilmente smettereste di leggere. Il vero valore aggiunto che cerco di spiegare ai nostri clienti è che un impianto ben dimensionato rende l’investimento auto-liquidante, massimizzandone il risultato economico.

Più semplicemente: un impianto progettato sulle esigenze del consumo aziendale si paga autonomamente con il risparmio che genera ogni giorno, grazie al mancato acquisto di energia elettrica dalla rete.

Ogni volta che “faccio girare” il modello economico la risposta è la medesima, ci sono impianti più semplici, tetti meglio orientati o impianti più costosi e con orientamenti meno favorevoli, ma in ogni caso il fotovoltaico proposto genera un risparmio capace di ripagare la rata di un finanziamento in poco tempo.

Si, un finanziamento. Perché questo genere di investimento si presta per essere finanziato e ripagato per mezzo del risparmio generato. Non occorrono grandi capitali, occorre solo un buon progetto, ben fatto, da condividere con uno dei vostri istituti di credito, sempre più favorevoli a questo genere di investimenti.

Se ancora non vi ho convinto vi lascio con qualche informazione che potrà farvi riflettere e magari pensare di scegliere per gli investimenti dell’anno 2022 il fotovoltaico sul tetto della vostra azienda.

Ogni kWh generato dal vostro impianto, è molto più economico del kWh acquistato da rete elettrica. È da questa sostanziale differenza di costo, che il vostro impianto potrà ripagarsi in un tempo molto rapido, considerata l’elevata affidabilità della tecnologia e la lunga durata dei prodotti attualmente in commercio.

Con queste premesse possiamo affermare esplicitamente che farsi l’energia ‘in casa’, o per meglio dire, in azienda è remunerativo e conveniente. Grazie ad un impianto ben progettato sul proprio tetto aziendale si possono raggiungere risparmi fino al 40%-50% rispetto all’attuale costo di energia elettrica.

Ipotizzare di produrre autonomamente la propria energia può essere, oltre che sostenibile, una via per ridurre il vostro rischio di impresa e stabilizzare i costi dei vostri prodotti, aumentando competitività, margini e profitto. Non sto parlando di speculazione finanziaria, parlo di progettare correttamente l’impianto per la vostra azienda, senza eccedere con i costi e con l’unico obiettivo di massimizzare il risultato.

Michele - Stone Pine

Fronius: Inverter di famiglia, efficienti ed affidabili

Da impresa individuale a leader nell'innovazione globale

La storia dell’azienda austriaca Fronius ha inizio nel 1945, quando il suo fondatore Gunter Fronius iniziò a riparare apparecchi elettrici e finì con il costruire il suo primo caricabatteria con tecnologia a 50 Hz.

Da quel giorno l’azienda di famiglia, oggi guidata dalla nipote del fondatore, è diventata leader di innovazione a livello globale.

Fronius: Inverter di famiglia, efficienti ed affidabili

Nella piccola cittadina dell’alta Austria dove 70 anni fu fondata l’azienda, oggi sono presenti la sede centrale e gli stabilimenti produttivi.

Dal 1992 Fronius ha deciso di rivolgersi al futuro, puntando sulle energie rinnovabili, in particolar modo sull’ l'energia solare che definisce “Il carburante del ventunesimo secolo”.

Fronius: Inverter di famiglia, efficienti ed affidabili

Guardare al futuro significa soprattutto fare continui investimenti in ricerca e sviluppo, migliorando in questo modo la produzione e l’utilizzo dell’energia solare: la qualità della componentistica ed i rigorosi test interni assicurano agli inverter Fronius i più alti standard qualitativi del mercato.

Fronius Primo: L’inverter monofase ideale per il tuo impianto fotovoltaico

Fronius: Inverter di famiglia, efficienti ed affidabili

L’inverter Fronius Primo è l’ideale per il tuo impianto di casa perché progettato appositamente per impianti residenziali.

Stone Pine ha scelto di affidarsi alla qualità e all’affidabilità di Fronius, per mantenere gli standard già elevati della nostra proposta: in più per differenziarsi sul mercato tutti i nostri kit fotovoltaici con Fronius avranno gratuitamente l’estensione di garanzia a 10 anni dell’inverter.

Fronius Primo gode delle migliori caratteristiche per un inverter residenziale: è sicuro, ha un range di funzionamento molto ampio per lavorare in qualsiasi condizione di sole e raggiunge una efficienza ai massimi livelli di mercato, con un rendimento oltre il 98%.

È flessibile, è possibile posizionarlo senza problemi all'interno dell’abitazione ed ha un basso costo di manutenzione dovuto alla gestione intelligente della temperatura.
L’affidabilità dei prodotti Fronius oltre che dall'eccellenza del prodotto è data dal supporto tecnico e l’assistenza post-vendita.

Fronius possiede una rete capillare di installatori su tutto il territorio nazionale e grazie alla tecnologia “Service on Site” è garantita una rapida assistenza direttamente in loco, in modo da ridurre al minimo gli eventuali fermi impianto.

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Portale Enea - Comunicazione telematica delle detrazioni fiscali

Una recente novità comunicata da Enea prevede l'obbligo della comunicazione telematica d'installazione di impianti fotovoltaici installati nel 2018 per poter beneficiare delle detrazioni fiscali al 50%.

Qui troverai tutte le informazioni per non restare impreparato.

Comunicazione Enea Ristrutturazioni

Non stiamo parlando di una novità, questo genere di comunicazioni telematiche ad Enea erano già obbligatorie nel 2017, per detrarre le spese relative ad opere di riqualificazione energetica.

Secondo quanto dichiarato dalla Legge di Bilancio, dal 1 Gennaio 2018 è stata estesa anche alle ristrutturazioni.

Per chiunque avesse realizzato o intenda realizzare un impianto Fotovoltaico nel 2018, per poter ottenere la Detrazione Fiscale del 50% è obbligatorio comunicare tramite il Portale ENEA anche le opere di Ristrutturazione Ordinaria.

Tutto bello fin qui.

Peccato che per la mancata gestione operativa governativa, fosse impossibile, fino a poco giorni fa, poter comunicare ad Enea questi documenti.

Ecco perché, se hai installato un impianto fotovoltaico nel 2018, non hai inviato nulla.

Registrati sul Portale Enea >>

Di seguito la tabella con tutte le detrazioni ammissibili:

Portale Enea - Comunicazione telematica delle detrazioni fiscali

Fonte: Portale Enea - www.acs.enea.it/

Detrazione Fotovoltaico - Cosa devi sapere?

Permessi ed installazioni

La posa dei pannelli fotovoltaici e dei sistemi di accumulo sono coperti dal Bonus Ristrutturazioni e non implica l'apertura di una pratica comunale, ma è sufficiente che l'intervento tecnico sia eseguito da una ditta specializzata che rilasci l'idonea documentazione richiesta.

Comunicazione ad Enea

Oltre alla conservazione documentale dei pagamenti (via bonifico parlante) e delle fatture e documenti rilasciati dall'installatore, da settembre hanno tutti l'obbligo di inviare comunicazione ad ENEA circa l'installazione effettuata.

Chi ha installato l'impianto dal 1 gennaio 2018 fino al giorno precedente dalla pubblicazione del Portale ENEA (per usufruire della detrazione del 50%), ha 90 giorni di tempo per adempiere a questo compito.

Se non invio la comunicazione cosa succede?

Non ricevi le detrazioni fiscali.

Hai tempo fino al 31 Dicembre 2018 per poter usufruire di questa detrazione.

Enea - Cos’è?

Enea è l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, istituita con il Decreto Legislativo n.115 del 30 maggio 2008, fornisce supporto tecnico scientifico alle istituzione ed al governo, oltre a fornire informazioni e formazione all’utente finale.

Con diverse sedi in tutta Italia, si occupa inoltre delle pratiche di adempimento per le detrazioni fiscali ed incentivazioni per le ristrutturazioni al fine di migliorare l’efficienza energetica.

Detrazioni fiscali e fotovoltaico

Con la nuova Legge di Bilancio sono state confermate per l’anno 2020 le detrazioni fiscali al 50% per le ristrutturazioni ed i miglioramenti tecnologici che comportano un risparmio energetico e/o utilizzo di fonti rinnovabili, ai sensi dell’art.16bis del dpr 917/86 (e successive modificazioni).

Gli impianti fotovoltaici ed i sistemi di accumulo per fotovoltaico fino al 31 Dicembre 2020 beneficiano delle Detrazioni Fiscali al 50%, poiché sono considerati impianti tecnologici che producono energia rinnovabile, migliorando i risparmi ed i consumi energetici dell’utente finale.Scopri quali sono gli interventi ammissibili nella detrazione bonus casa al 50%

Di seguito troverai una tabella riassuntiva:

Portale Enea - Comunicazione telematica delle detrazioni fiscali

Come inviare la pratica di detrazione ad Enea?

Entro 90 giorni dalla data di fine lavori è possibile inviare la pratica di detrazione sul portale dedicato Enea.

Come si invia la dichiarazione?

  1. registrati nel Portale ENEA ed accedi al sistema
  2. Inserisci dati anagrafici del beneficiario dell’impianto
  3. Inserisci i dati dell’immobile oggetto dell’intervento e l’elenco dei lavori effettuati
  4. Verifica la correttezza dei dati inseriti
  5. Invia la dichiarazione e stampa i documenti generati

Sarà inoltre necessaria la conservazione documentale dei pagamenti (bonifico parlante) e delle fatture e documenti rilasciati dall’installatore.

Se dimentico di inviare la comunicazione entro 90 giorni cosa succede?

Inviare la comunicazione ad ENEA è obbligatorio, ma non farla entro i 90 giorni non comporta la perdita delle detrazioni fiscali, come chiarito nell’art. 16, comma 2 bis, del decreto-legge n. 63 del 2013.

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SunPower Maxeon® 3 da 400Wp - Il pannello più potente per la tua casa

Innovazione tecnologica per un'energia migliore

L'introvabile pannello fotovoltaico SunPower Maxeon 3 da 400Wp può finalmente essere tuo.

È il risultato della costante ricerca ed innovazione tecnologica dell'azienda californiana SunPower, che consente di massimizzare la produzione di energia elettrica dell'impianto fotovoltaico ricavando maggiore energia da ogni singolo raggio di sole.

SunPower Maxeon 3 potenza 400 watt

Piccoli spazi, per performance da record

I pannelli fotovoltaici SunPower Maxeon® 3 sono gli unici moduli residenziali a raggiungere i 400Wp di picco di potenza.

Questa tecnologia permette di installare nel medesimo spazio un impianto più potente, aumentando la produzione fino al 55% in più nei primi 25 anni di vita dell'impianto.

A parità di spazio, la maggior parte dei pannelli ha una potenza nominale compresa tra 280 W e 330 W, sono infatti necessari almeno 20 pannelli convenzionali, per superare la potenza generata da soli 15 pannelli SunPower Maxeon®.

SunPower Maxeon® 3 da 400Wp - Il pannello più potente per la tua casa

Qualità Maxeon e Garanzia Fiducia Totale

La struttura di qualità dei pannelli fotovoltaici SunPower Maxeon® rende questo prodotto resistente e durevole nel tempo.

È il pannello con il minor tasso di degradamento nel tempo dell'industria fotovoltaica (0,25%/anno).

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La Garanzia Fiducia Totale di SunPower ti permette di investire a lungo termine e senza pensieri.

I pannelli fotovoltaici Maxeon® 3 dopo 25 anni anni hanno un tasso di efficienza del 92%, rispetto al 80,2% (media) dei pannelli convenzionali (pannelli fotovoltaici con efficienza standard).

Affidabilità: questa formula garantisce per 25 anni su potenza, prodotto ed assistenza.

In caso di malfunzionamento del prodotto è prevista la sostituzione o riparazione del modulo interessato.

Introvabili, ma ancora per poco!

Efficienza e performance da record: solo 26,6 mq per un impianto da 6 kWp.

Solo pochi clienti ad oggi sono riusciti ad installare i SunPower Maxeon 3 da 400Wp.
Introvabili dalla data di uscita, sono finalmente disponibili!

Cosa aspetti?

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Smaltimento nel Fotovoltaico - Il regolamento per la gestione dei rifiuti RAEE

Molti si chiedono come vengono gestiti i rifiuti prodotti dallo smaltimento di un impianto fotovoltaico e dei suoi relativi accessori a fine vita.

Cerchiamo di fare chiarezza sui meccanismi di gestione di questi rifiuti speciali.

Questa tipologia di rifiuti rientrano nella normativa RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), come TV, computer, cellulari ed elettrodomestici in genere.

Cosa riguarda il Regolamento RAEE?

Tutti i rifiuti contrassegnati come RAEE devono essere gestiti dal produttore e importatore di prodotti elettrici ed elettronici.

Questi due soggetti devono assicurare un meccanismo di smaltimento e riciclo dei materiali pericolosi in assoluta sicurezza, con un ciclo ambientale compatibile.

Il RAEE per il fotovoltaico

Gli impianti fotovoltaici rientrano per la prima volta in questa categoria a partire dal 2014 (Decreto legge n.49/2014) e il GSE si è pronunciato poco dopo per definire la suddivisione per gli adempimenti RAEE in base alla grandezza degli impianti:

RAEE DOMESTICI - RIFIUTI DERIVATI DA IMPIANTI CON POTENZA INFERIORE A 10 kWp

Questa categoria rientra nei “RAEE domestici” e la responsabilità dello smaltimento dei materiali elettronici dell’impianto fotovoltaico è a carico dei produttori presenti sul mercato nell’anno di effettivo smantellamento, in base alla quota di mercato.

Per i proprietari è gratuito, conferendo tali rifiuti direttamente ai Centri di Raccolta.

RAEE PROFESSIONALI - RIFIUTI ORIGINATI DA IMPIANTI CON POTENZA SUPERIORE O UGUALE A 10 kWp

In questo caso ci possono essere due scenari possibili:

Smaltimento nel Fotovoltaico - Il regolamento per la gestione dei rifiuti RAEE

RIFIUTI ORIGINATI DA IMPIANTI APPARTENENTI AL I°, II° E III° CONTO ENERGIA GSE

Per gli impianti che rientrano in queste categorie, il GSE gestisce direttamente un sistema di garanzia e smaltimento a suo carico.

Infatti il GSE trattiene direttamente dalle quote, la percentuale finalizzata a coprire i costi di riciclo ed il corretto smaltimento RAEE.

RIFIUTI ORIGINATI DA IMPIANTI APPARTENENTI AL IV° e V° CONTO ENERGIA GSE

Questi impianti sono esonerati dal precedente trattamento poichè rientrano già nel meccanismo di gestione del rifiuto da parte dei Consorzi specializzati che garantiscono lo smaltimento a fine vita.

Esiste già un regolamento RAEE per i sistemi di accumulo? 

Il Produttore ha la completa responsabilità del rifiuto, dal finanziare ed organizzare la filiera di raccolta separata e di riciclo di pile ed accumulatori portatili, assicurando un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale.

Tesla Powerwall 2 aderisce al Consorzio Remedia che provvederà al ritiro dell’accumulatore presso la sede del cliente, del trasporto con mezzi autorizzati ed al trattamento del rifiuto a scopo di riutilizzo e riciclo secondo il modello VRS® - Value Recycling System.

Le opportunità del riciclo dei pannelli solari - Infografica di GreenMatch.co.uk

Smaltimento nel Fotovoltaico - Il regolamento per la gestione dei rifiuti RAEE

Addio Black-out, Tesla presenta il nuovo Gateway Backup

L’attesa è oramai finita, Tesla conferma l’uscita anche in Italia del tanto atteso Gateway 2 con la funzione Backup.

L’uscita ufficiale non ha ancora una data precisa, ma sarà disponibile a partire da Marzo 2020.

Tesla Gateway 2 è il nuovo dispositivo anti-blackout che gestirà l’energia del sistema d’accumulo Tesla Powerwall 2.

È l’evoluzione naturale del primo Gateway prodotto da Tesla con la funzione di gestire i flussi di energia da e verso il sistema di accumulo, monitorabili dalla APP dedicata.

Questa nuova funzione darà la continuità funzionale anche in assenza di energia elettrica dalla rete.

Addio Black-out, Tesla presenta il nuovo Gateway Backup

Il sole splende alto nel cielo ma il gestore di rete stacca la corrente?

Non è più un problema.

La funzione backup permette di continuare ad alimentare l’impianto elettrico tramite l’energia immagazzinata nel sistema di accumulo e prodotta dall'impianto fotovoltaico, anche in assenza di energia elettrica dalla rete.

Solitamente in caso di black-out, senza sistema di backup, l’impianto fotovoltaico ed il sistema di accumulo smettono di funzionare.

Il nuovo Gateway reimmette in circolo l’energia accumulata nel sistema di accumulo, consentendo all'impianto fotovoltaico ed al sistema di accumulo di continuare ad alimentare le utenze di casa.

In questo modo l’impianto fotovoltaico si riattiva, producendo energia che potrà essere conservata nel sistema di accumulo Tesla Powerwall 2 o consumata direttamente, fino al termine del black-out.

Tesla Gateway 2 oltre alla nuova ed attesissima funzione backup, avrà una migliore connettività con la quale sarà possibile avere un prospetto in tempo reale dei consumi della propria abitazione.

Il sistema Gateway 2 di Tesla Powerwall 2 svolge la funzione di EPS.

Mini Tesla, Maxi potenza.

Addio Black-out, Tesla presenta il nuovo Gateway Backup

Piccolo e compatto, il nuovo Gateway 2 non manca di stile.

Si presenta come una piccola Tesla Powerwall 2, che permetterà al vostro sistema di accumulo di funzionare anche in assenza di corrente elettrica (se alimentata da impianto fotovoltaico).

Addio Black-out, Tesla presenta il nuovo Gateway Backup

Che differenze ci sono tra un sistema EPS e UPS?

Il sistema EPS, (Tesla Gateway 2) è un dispositivo che si attiva in caso di emergenza ed utilizza l’energia di un generatore, nel nostro caso Tesla Powerwall 2, fornendo l’energia elettrica necessaria per superare un black-out.

I sistemi UPS (Uninterruptible Power Supply) invece svolgono una funzione differente.

La rete mantiene attive le batterie dei sistemi UPS alla quale vengono connessi singoli dispositivi (tra cui computer o attrezzature negli ospedali) permettendo la continuità del funzionamento del singolo dispositivo, per un periodo limitato di tempo.

Inverter connessi alla rete: come funzionano e quali scegliere

Quando si parla di impianti fotovoltaici si pensa unicamente ai pannelli solari, va sottolineato che ci sono tanti altri componenti fondamentali, come per esempio gli inverter connessi alla rete.

I pannelli fotovoltaici producono corrente elettrica continua, ma i nostri elettrodomestici, invece, funzionano a corrente alternata.

Da qui, dunque, l’importanza degli inverter connessi alla rete, che trasformano la corrente continua prodotta dai moduli fotovoltaici nella corrente alternata a tensione 220 Volt, così da renderla perfetta per l’autoconsumo e per l’immissione in rete.

Le funzioni degli inverter connessi alla rete

È sbagliato e riduttivo affermare che gli inverter connessi alla rete si occupino solo della conversione corrente continua – corrente alternata. Questi dispositivi provvedono anche all’adattamento della tensione in uscita, adeguandola a quella della rete elettrica.

Grazie agli inverter connessi alla rete  la corrente immessa per mezzo dei pannelli fotovoltaici assume la forma tipica della onda sinusoidale e viene sincronizzata con la frequenza della rete di arrivo. Oltre a questo, va sottolineato che l’inverter è progettato per staccarsi dalla rete non appena questa viene a mancare, fosse anche per un periodo di tempo limitato.

Riassumendo dunque le funzioni degli inverter connessi alla rete possiamo dunque dire che questi dispositivi regolano sia la frequenza che la tensione dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici, proteggendo il sistema da cortocircuiti e monitorando il funzionamento complessivo dell’impianto.

Inverter connessi alla rete: come funzionano e quali scegliere

La potenza nominale dell’inverter

Fin qui, dunque, abbiamo compreso le funzionalità degli inverter connessi alla rete.

Gli inverter non sono tutti uguali: ogni tipologia di impianto fotovoltaico richiede un dispositivo diverso.

Il primo fattore da prendere in considerazione è quello della potenza di picco dell’impianto fotovoltaico al quale l’inverter verrà collegato: la potenza nominale dell’inverter perfetto è uguale o leggermente inferiore a questa cifra.

Il Maximum Power Point Tracker

Gli inverter attualmente sul mercato si contraddistinguono – rispetto a quelli prodotto alcuni anni fa – dalla presenza della funzione MPPT, ovvero del Maximum Power Point Tracker.

A che cosa serve questa innovazione?

Il suo scopo è quello di aumentare la performance complessiva di un impianto sfruttando nel migliore dei modi il punto di potenza massima dei pannelli fotovoltaici, che corrisponde a valori ottimali di corrente e di tensione. Va però sottolineato che il punto di massima potenza non è sempre uguale, e sta dunque qui la complessità e l’importanza della funzione MPPT.

L’inverter centralizzato

Esistono principalmente tre tipologie di inverter connessi alla rete da scegliere in base alle proprie esigenze.

Il primo è quello dell’inverter centralizzato, il quale da solo gestisce la totalità dell’impianto.

Tutte le stringhe (ovvero tutte le ‘linee’ di pannelli fotovoltaici installati) sono collegate in parallelo.

Come si può immaginare, il ridotto numero di elementi richiesti e l’estrema semplicità dell’impianto risultante permette un costo totale limitato, nonché dei costi di manutenzione ridotti.

Questa soluzione ha dei difetti, in quanto espone l’impianto a potenziali ombre parziali che potrebbero andare a limitare le performance finali.

Gli inverter connessi alla rete centralizzati sono quindi consigliati per gli impianti solari che permettono un installazione di pannelli uniforme in termini di inclinazione, di orientamento e di ombreggiamento.

Gli inverter di stringa e multistringa

Ci sono inverter connessi alla rete più complessi rispetto al singolo inverter centralizzato.

Nel caso degli inverter di stringa, come suggerisce il nome, ogni singola stringa è invece collegata ad un proprio inverter; ne risulta che, da un certo punto di vista, un impianto composto da 3 stringhe apparirà come un insieme di tre piccoli impianti autonomi, i quali possono avere delle rese maggiori, riducendo le perdite eccessive in caso di ombreggiamenti.

Tra queste due soluzioni si pongono gli inverter multistringa, i quali permettono di collegare due o tre stringhe a delle unità gestite da MPPT indipendenti, così da connettere insieme tutte le stringhe con condizioni simili di inclinazione, di orientamento e di potenza. Il tutto, poi, viene collegato ad un unico inverter centralizzato: ne risulta un impianto con alte prestazioni e costi di installazione ridotti.

Inverter connessi alla rete: come funzionano e quali scegliere

Gli ottimizzatori di potenza SolarEdge®

L’ottimizzatore di potenza SolarEdge funge da convertitore CC/CC a ciascun modulo fotovoltaico, rendendo ottimale e performante la produzione di energia solare.

Gli ottimizzatori di potenza SolarEdge aumentano la produzione di energia prodotta dagli impianti fotovoltaici monitorando costantemente il punto di massima potenza (MPPT) di ogni singolo modulo.

Inoltre, gli ottimizzatori monitorano il funzionamento del singolo modulo fotovoltaico, comunicando direttamente con il portale proprietario SolarEdge, estrapolando direttamente i dati relativi le prestazioni e la manutenzione del singolo componente. Un grande passo in avanti per la gestione manutentiva tempestiva ed assistenza. (scopri l’assistenza tecnica Stone Pine)

I sistemi di accumulo per fotovoltaico e scambio sul posto: pro e contro

Quali sono i benefici dello scambio sul posto? E quali, invece, i vantaggi degli accumulatori per fotovoltaico?  

Nelle ultime settimane abbiamo dedicato un po’ di spazio del nostro blog a degli interventi atti a risolvere i principali dubbi di tutte quelle persone che, per risparmiare in bolletta e per abbattere le emissioni nocive nell'ambiente, hanno deciso di investire nell'installazione di un impianto fotovoltaico.

Abbiamo già parlato dei requisiti necessari, delle tipologie di celle e degli elementi principali degli impianti: oggi, invece, vogliamo concentrarci sulla modalità di utilizzo dell'energia prodotta dai pannelli solari.

Molti di voi, infatti, non sanno cosa scegliere.
Meglio installare un sistema d'accumulo ed auto consumare l'energia prodotta, o svendere l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico con il meccanismo dello scambio sul posto?

I sistemi di accumulo per fotovoltaico e scambio sul posto: pro e contro

Quale scelta fare?

Autoconsumo o Scambio sul Posto?

Il meccanismo dello scambio sul posto

Per capire le differenze che intercorrono tra impianti fotovoltaici con scambio sul posto ed impianti con sistemi di accumulo bisogna ovviamente comprendere il preciso funzionamento di entrambe le soluzioni. Con lo scambio sul posto avviene per l’appunto uno ‘scambio’ che – almeno a parole – appare molto semplice.

Nel momento in cui l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico è superiore alle esigenze dell'utente, questa viene automaticamente immessa sulla rete, a fronte di un rimborso sulla bolletta elettrica per l'elettricità ceduta al sistema.

Un caso tipico è relativo all'energia prodotta durante una mattina particolarmente assolata: in casa non c'è nessuno, e quindi, oltre all'energia utilizzata dal frigorifero, dal freezer e dai vari elettrodomestici in stand by, non vi è alcun impiego di elettricità.

Dove va a finire l'energia generata dai pannelli e non utilizzata?

Con il sistema dello scambio sul posto, questa viene distribuita nella rete. Allo stesso modo, in qualsiasi altro momento, quando i pannelli solari non riusciranno a garantire la produzione di energia ad esempio in una giornata nuvolosa o di notte l'elettricità necessaria verrà invece prelevata dalla rete, a fronte di un pagamento al gestore.

L’energia ceduta sarà pagata dal GSE.

Chi possiede un impianto fotovoltaico conosce bene il meccanismo dello scambio sul posto, e sa che non è poi così vantaggioso.
Negli anni si è osservato che il GSE rimborsa l’energia scambiata ad un prezzo sempre più basso. Basti pensare che l’energia che immettiamo in rete viene pagata  c.a. 0,10 €/kWh, mentre acquistiamo energia a c.a. 0,25 €/kWh.

Sistemi di accumulo: alternativa più efficiente allo scambio sul posto

Sistemi di accumulo per fotovoltaico: autoconsumo e risparmio 

I sistemi di accumulo, o batterie per impianti fotovoltaici, sono invece pensati per dare più autosufficienza e per poter sfruttare a pieno l’energia auto-prodotta, riducendo così al minimo le richieste alla rete.

Questo significa che l'energia prodotta in eccesso dall'impianto fotovoltaico non viene ceduta alla rete, ma conservata nella batteria.

Con questa riserva di energia, dunque, diventa possibile sfruttare la propria energia pulita anche di notte o in caso di cielo nuvoloso, utilizzando l'energia accumulata nelle ore precedenti.

Oggi tutti i sistemi di accumulo più all'avanguardia possono essere dotati anche di funzione anti black - out. 

Questa particolare funzione permette di continuare ad alimentare l’impianto elettrico tramite l’energia immagazzinata nel sistema di accumulo e prodotta dall'impianto fotovoltaico, anche in assenza di energia elettrica dalla rete.
Con il nuovo Gateway 2 di Tesla Powerwall in caso di black - out l'impianto fotovoltaico rimane in funzione producendo energia che verrà immessa direttamente nel sistema d'accumulo.

Esistono varie tipologie di accumulatore per fotovoltaico, vediamone alcune: 

Cosa scegliere?

Non vi è dubbio che, guardando alla convenienza sul lungo termine, i sistemi di accumulo per fotovoltaico risultino la soluzione migliore.

La ragione è semplice: bisogna infatti calcolare che, quando si parla di scambio sul posto, il costo dell'energia prelevata è più alto rispetto alla tariffa dell'energia immessa.

Pur restando connessi alla rete elettrica, dunque, per sfruttare al massimo la propria energia, è necessario poter contare su un sistema di accumulo domestico.

L'autosufficienza, in questo senso, è dunque redditizia, oltre che eco sostenibile e rispettosa dell'ambiente.

Qualità dei pannelli solari fotovoltaici: ecco le differenze e i migliori produttori

Quali scegliere tra pannelli fotovoltaici policristallini e monocristallini? E quali sono le case produttrici più affidabili?

Quando si decide di installare un impianto fotovoltaico sul proprio tetto per ridurre la bolletta elettrica e per tagliare il proprio impatto ambientale bisogna partire dal presupposto che la qualità dei pannelli fotovoltaici non è sempre uguale, e che quindi le performance dell'impianto installato potrebbero cambiare non solo in base al posizionamento dei moduli e ad altri fattori ambientali, ma anche in base alla tipologia e al marchio dei pannelli acquistati.

La prima domanda che in molti si pongono, relativamente alla qualità dei pannelli solari fotovoltaici (da non confondere con pannelli solari termici), è la seguente: meglio i pannelli fotovoltaici monocristallini o quelli policristallini?

Pannelli solari fotovoltaici monocristallino e policristallino

I pannelli fotovoltaici monocristallini

I pannelli fotovoltaici di questo tipo possono essere riconosciuti da lontano per la loro tonalità scura, con un blu che sembra volgere al nero.

Ideate per dare il massimo in condizioni di irraggiamento perpendicolare, le loro celle sono realizzate con dei cristalli di silicio monocristallino (da qui il nome) che sono tutti orientati nella medesima direzione: nasce qui, dunque, la loro preferenza per la luce a 90 gradi.

Il loro punto di forza è costituito dalla loro efficienza, in quanto è noto che possono raggiungere il medesimo quantitativo di energia prodotto da pannelli fotovoltaici policristallini pur utilizzando una superficie minore.

Da qui, insomma, si potrebbe pensare che la qualità dei pannelli fotovoltaici monocristallini sia indubbiamente superiore, non lasciando spazio a dubbi.

Ebbene, non è così, e vedremo subito il perché.

I pannelli fotovoltaici policristallini

Il principale e più immediato vantaggio dei modelli policristallini risiede nel loro prezzo, che si mostra inferiore rispetto ai monocristallini.

Questa differenza nasce dal fatto che la produzione di silicio policristallino è già di per sé meno costosa, così da permettere un prezzo finale minore.

Di un blu più chiaro delle precedenti, le celle sono realizzate da cristalli orientati non più tutti nella stessa direzione, ma al contrario, in modo del tutto casuale.

Ne deriva dunque che la loro performance in caso di luce solare perpendicolare sia minore.

Qualità dei pannelli solari fotovoltaici: ecco le differenze e i migliori produttori

 

I diversi criteri di scelta

Come si può capire, dunque, non è possibile affermare a priori dove risiede la più alta qualità dei pannelli fotovoltaici, in quanto entrambi i modelli hanno pregi e difetti.

Va sottolineato per esempio che i pannelli policristallini hanno una produzione più alta a temperature maggiori, mentre i monocristallini hanno una resa migliore con le basse temperature e con intensità solari minori.

Non si parla dunque in termini assoluti di differente qualità dei pannelli fotovoltaici, quanto invece di pannelli diversi per condizioni di utilizzo differenti.

 

I produttori da scegliere per la più alta qualità dei pannelli fotovoltaici

Quando si parla di qualità dei pannelli fotovoltaici non si deve però guardare unicamente alle tipologie di pannelli fotovoltaici: anche la mano del produttore, infatti, può fare una grande differenza. Anzi, in molti casi la differenza reale sta proprio qui.

 

Ma come si può scegliere il migliore dei produttori e quindi la più alta qualità dei pannelli fotovoltaici?

Il mercato dei pannelli fotovoltaici conosce ovviamente un numero piuttosto alto di produttori, e di fronte ad un'offerta in costante crescita diventa sempre più difficile, per chi si approccia per la prima volta a questo mondo, decidere quale casa produttrice scegliere.

I migliori brand sono quelli che possono assicurare un più veloce recupero dell'investimento fatto, una buona affidabilità determinata dalla garanzia di 25 anni e ovviamente un'elevata qualità dei pannelli fotovoltaici, mantenendo alte performance nel tempo.

Tra le finaliste di InterSolar troviamo i nuovi prodotti della multinazionale statunitense SunPower, vero e proprio colosso del settore che offre il miglior rendimento possibile.

Basti pensare che i pannelli fotovoltaci Sunpower MAXEON 3  sono contraddistinti da un rendimento del 43% in più rispetto ad un modulo tradizionale, occupando la stessa superficie sul tetto.

Dall'estremo oriente arrivano poi i prodotti LG Solar, marchio coreano che con i suoi LG Neon raggiunge il rendimento del 19,5%.