Il fotovoltaico in azienda: lo stai già pagando, anche se non lo hai mai comprato

Alla domanda, da quanto lavori nelle rinnovabili, la risposta è sempre la stessa: una vita.

E dopo tanto tempo, non pensavo di potermi stupire così tanto, come invece ho fatto negli ultimi due anni.

Oggi vorrei rivolgermi a tutti quegli imprenditori che giornalmente con tutte le attuali insidie, stanno cercando di portare avanti con impegno la propria azienda.

Il pensiero dal piccolo al grande imprenditore penso possa essere comune: le persone che lavorano per lui e con lui ogni giorno, come accrescere i propri ricavi a discapito delle difficoltà, tutto questo in uno scenario che cambia così velocemente da essere a volte difficile da decifrare.

Il fotovoltaico in azienda: lo stai già pagando, anche se non lo hai mai comprato

Negli ultimi mesi, non so nella vostra azienda, ma le nostre bollette sono triplicate, non perché io o i miei colleghi abbiamo cambiato abitudini, ma perché il prezzo della componente energia è quadruplicato negli ultimi sei mesi, e non accenna a diminuire.

Credo che pochi di voi mi potranno contraddire quando dico che fino ad oggi gli imprenditori non hanno dedicato troppa attenzione ai costi delle bollette.  Sono certo che d’ora in poi l’interesse che presterete sarà molto più elevato.

L’aumento dei costi produttivi aziendali può mangiare una parte del margine operativo preventivato ed in alcuni casi avere anche conseguenze molto più gravi.

La soluzione: investire in un impianto fotovoltaico e prodursi la propria energia

Ogni giorno mi trovo a quotare offerte per la fornitura e posa in opera di impianti Fotovoltaici per soddisfare il fabbisogno energetico delle imprese dei nostri clienti.

Analizzo bollette elettriche, determino le dimensioni dei tetti, calcolo irraggiamenti, sviluppo costi e definisco benefici.

La risposta è sempre la stessa: gli imprenditori stanno già pagando ogni giorno un impianto fotovoltaico che ancora non hanno comprato.

Non sono qui per dirvi che se installerete un impianto fotovoltaico in azienda i costi per l’energia saranno magicamente annullati, probabilmente smettereste di leggere. Il vero valore aggiunto che cerco di spiegare ai nostri clienti è che un impianto ben dimensionato rende l’investimento auto-liquidante, massimizzandone il risultato economico.

Più semplicemente: un impianto progettato sulle esigenze del consumo aziendale si paga autonomamente con il risparmio che genera ogni giorno, grazie al mancato acquisto di energia elettrica dalla rete.

Ogni volta che “faccio girare” il modello economico la risposta è la medesima, ci sono impianti più semplici, tetti meglio orientati o impianti più costosi e con orientamenti meno favorevoli, ma in ogni caso il fotovoltaico proposto genera un risparmio capace di ripagare la rata di un finanziamento in poco tempo.

Si, un finanziamento. Perché questo genere di investimento si presta per essere finanziato e ripagato per mezzo del risparmio generato. Non occorrono grandi capitali, occorre solo un buon progetto, ben fatto, da condividere con uno dei vostri istituti di credito, sempre più favorevoli a questo genere di investimenti.

Se ancora non vi ho convinto vi lascio con qualche informazione che potrà farvi riflettere e magari pensare di scegliere per gli investimenti dell’anno 2022 il fotovoltaico sul tetto della vostra azienda.

Ogni kWh generato dal vostro impianto, è molto più economico del kWh acquistato da rete elettrica. È da questa sostanziale differenza di costo, che il vostro impianto potrà ripagarsi in un tempo molto rapido, considerata l’elevata affidabilità della tecnologia e la lunga durata dei prodotti attualmente in commercio.

Con queste premesse possiamo affermare esplicitamente che farsi l’energia ‘in casa’, o per meglio dire, in azienda è remunerativo e conveniente. Grazie ad un impianto ben progettato sul proprio tetto aziendale si possono raggiungere risparmi fino al 40%-50% rispetto all’attuale costo di energia elettrica.

Ipotizzare di produrre autonomamente la propria energia può essere, oltre che sostenibile, una via per ridurre il vostro rischio di impresa e stabilizzare i costi dei vostri prodotti, aumentando competitività, margini e profitto. Non sto parlando di speculazione finanziaria, parlo di progettare correttamente l’impianto per la vostra azienda, senza eccedere con i costi e con l’unico obiettivo di massimizzare il risultato.

Michele - Stone Pine

Fronius: Inverter di famiglia, efficienti ed affidabili

Da impresa individuale a leader nell'innovazione globale

La storia dell’azienda austriaca Fronius ha inizio nel 1945, quando il suo fondatore Gunter Fronius iniziò a riparare apparecchi elettrici e finì con il costruire il suo primo caricabatteria con tecnologia a 50 Hz.

Da quel giorno l’azienda di famiglia, oggi guidata dalla nipote del fondatore, è diventata leader di innovazione a livello globale.

Fronius: Inverter di famiglia, efficienti ed affidabili

Nella piccola cittadina dell’alta Austria dove 70 anni fu fondata l’azienda, oggi sono presenti la sede centrale e gli stabilimenti produttivi.

Dal 1992 Fronius ha deciso di rivolgersi al futuro, puntando sulle energie rinnovabili, in particolar modo sull’ l'energia solare che definisce “Il carburante del ventunesimo secolo”.

Fronius: Inverter di famiglia, efficienti ed affidabili

Guardare al futuro significa soprattutto fare continui investimenti in ricerca e sviluppo, migliorando in questo modo la produzione e l’utilizzo dell’energia solare: la qualità della componentistica ed i rigorosi test interni assicurano agli inverter Fronius i più alti standard qualitativi del mercato.

Fronius Primo: L’inverter monofase ideale per il tuo impianto fotovoltaico

Fronius: Inverter di famiglia, efficienti ed affidabili

L’inverter Fronius Primo è l’ideale per il tuo impianto di casa perché progettato appositamente per impianti residenziali.

Stone Pine ha scelto di affidarsi alla qualità e all’affidabilità di Fronius, per mantenere gli standard già elevati della nostra proposta: in più per differenziarsi sul mercato tutti i nostri kit fotovoltaici con Fronius avranno gratuitamente l’estensione di garanzia a 10 anni dell’inverter.

Fronius Primo gode delle migliori caratteristiche per un inverter residenziale: è sicuro, ha un range di funzionamento molto ampio per lavorare in qualsiasi condizione di sole e raggiunge una efficienza ai massimi livelli di mercato, con un rendimento oltre il 98%.

È flessibile, è possibile posizionarlo senza problemi all'interno dell’abitazione ed ha un basso costo di manutenzione dovuto alla gestione intelligente della temperatura.
L’affidabilità dei prodotti Fronius oltre che dall'eccellenza del prodotto è data dal supporto tecnico e l’assistenza post-vendita.

Fronius possiede una rete capillare di installatori su tutto il territorio nazionale e grazie alla tecnologia “Service on Site” è garantita una rapida assistenza direttamente in loco, in modo da ridurre al minimo gli eventuali fermi impianto.

Scopri il fotovoltaico sostenibile che fa bene alla tua casa con Stone Pine

Richiedi un preventivo ‘chiavi in mano’ gratuito e approfitta degli sconti di primavera

Portale Enea - Comunicazione telematica delle detrazioni fiscali

Una recente novità comunicata da Enea prevede l'obbligo della comunicazione telematica d'installazione di impianti fotovoltaici installati nel 2018 per poter beneficiare delle detrazioni fiscali al 50%.

Qui troverai tutte le informazioni per non restare impreparato.

Comunicazione Enea Ristrutturazioni

Non stiamo parlando di una novità, questo genere di comunicazioni telematiche ad Enea erano già obbligatorie nel 2017, per detrarre le spese relative ad opere di riqualificazione energetica.

Secondo quanto dichiarato dalla Legge di Bilancio, dal 1 Gennaio 2018 è stata estesa anche alle ristrutturazioni.

Per chiunque avesse realizzato o intenda realizzare un impianto Fotovoltaico nel 2018, per poter ottenere la Detrazione Fiscale del 50% è obbligatorio comunicare tramite il Portale ENEA anche le opere di Ristrutturazione Ordinaria.

Tutto bello fin qui.

Peccato che per la mancata gestione operativa governativa, fosse impossibile, fino a poco giorni fa, poter comunicare ad Enea questi documenti.

Ecco perché, se hai installato un impianto fotovoltaico nel 2018, non hai inviato nulla.

Registrati sul Portale Enea >>

Di seguito la tabella con tutte le detrazioni ammissibili:

Portale Enea - Comunicazione telematica delle detrazioni fiscali

Fonte: Portale Enea - www.acs.enea.it/

Detrazione Fotovoltaico - Cosa devi sapere?

Permessi ed installazioni

La posa dei pannelli fotovoltaici e dei sistemi di accumulo sono coperti dal Bonus Ristrutturazioni e non implica l'apertura di una pratica comunale, ma è sufficiente che l'intervento tecnico sia eseguito da una ditta specializzata che rilasci l'idonea documentazione richiesta.

Comunicazione ad Enea

Oltre alla conservazione documentale dei pagamenti (via bonifico parlante) e delle fatture e documenti rilasciati dall'installatore, da settembre hanno tutti l'obbligo di inviare comunicazione ad ENEA circa l'installazione effettuata.

Chi ha installato l'impianto dal 1 gennaio 2018 fino al giorno precedente dalla pubblicazione del Portale ENEA (per usufruire della detrazione del 50%), ha 90 giorni di tempo per adempiere a questo compito.

Se non invio la comunicazione cosa succede?

Non ricevi le detrazioni fiscali.

Hai tempo fino al 31 Dicembre 2018 per poter usufruire di questa detrazione.

Enea - Cos’è?

Enea è l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, istituita con il Decreto Legislativo n.115 del 30 maggio 2008, fornisce supporto tecnico scientifico alle istituzione ed al governo, oltre a fornire informazioni e formazione all’utente finale.

Con diverse sedi in tutta Italia, si occupa inoltre delle pratiche di adempimento per le detrazioni fiscali ed incentivazioni per le ristrutturazioni al fine di migliorare l’efficienza energetica.

Detrazioni fiscali e fotovoltaico

Con la nuova Legge di Bilancio sono state confermate per l’anno 2020 le detrazioni fiscali al 50% per le ristrutturazioni ed i miglioramenti tecnologici che comportano un risparmio energetico e/o utilizzo di fonti rinnovabili, ai sensi dell’art.16bis del dpr 917/86 (e successive modificazioni).

Gli impianti fotovoltaici ed i sistemi di accumulo per fotovoltaico fino al 31 Dicembre 2020 beneficiano delle Detrazioni Fiscali al 50%, poiché sono considerati impianti tecnologici che producono energia rinnovabile, migliorando i risparmi ed i consumi energetici dell’utente finale.Scopri quali sono gli interventi ammissibili nella detrazione bonus casa al 50%

Di seguito troverai una tabella riassuntiva:

Portale Enea - Comunicazione telematica delle detrazioni fiscali

Come inviare la pratica di detrazione ad Enea?

Entro 90 giorni dalla data di fine lavori è possibile inviare la pratica di detrazione sul portale dedicato Enea.

Come si invia la dichiarazione?

  1. registrati nel Portale ENEA ed accedi al sistema
  2. Inserisci dati anagrafici del beneficiario dell’impianto
  3. Inserisci i dati dell’immobile oggetto dell’intervento e l’elenco dei lavori effettuati
  4. Verifica la correttezza dei dati inseriti
  5. Invia la dichiarazione e stampa i documenti generati

Sarà inoltre necessaria la conservazione documentale dei pagamenti (bonifico parlante) e delle fatture e documenti rilasciati dall’installatore.

Se dimentico di inviare la comunicazione entro 90 giorni cosa succede?

Inviare la comunicazione ad ENEA è obbligatorio, ma non farla entro i 90 giorni non comporta la perdita delle detrazioni fiscali, come chiarito nell’art. 16, comma 2 bis, del decreto-legge n. 63 del 2013.

Risparmia tempo, scegli il fotovoltaico senza pensieri!

Affidati a Stone Pine, ti seguiremo passo dopo passo.

Richiedi subito il tuo preventivo ‘chiavi in mano’, la pratica ENEA è inclusa.

SunPower Maxeon® 3 da 400Wp - Il pannello più potente per la tua casa

Innovazione tecnologica per un'energia migliore

L'introvabile pannello fotovoltaico SunPower Maxeon 3 da 400Wp può finalmente essere tuo.

È il risultato della costante ricerca ed innovazione tecnologica dell'azienda californiana SunPower, che consente di massimizzare la produzione di energia elettrica dell'impianto fotovoltaico ricavando maggiore energia da ogni singolo raggio di sole.

SunPower Maxeon 3 potenza 400 watt

Piccoli spazi, per performance da record

I pannelli fotovoltaici SunPower Maxeon® 3 sono gli unici moduli residenziali a raggiungere i 400Wp di picco di potenza.

Questa tecnologia permette di installare nel medesimo spazio un impianto più potente, aumentando la produzione fino al 55% in più nei primi 25 anni di vita dell'impianto.

A parità di spazio, la maggior parte dei pannelli ha una potenza nominale compresa tra 280 W e 330 W, sono infatti necessari almeno 20 pannelli convenzionali, per superare la potenza generata da soli 15 pannelli SunPower Maxeon®.

SunPower Maxeon® 3 da 400Wp - Il pannello più potente per la tua casa

Qualità Maxeon e Garanzia Fiducia Totale

La struttura di qualità dei pannelli fotovoltaici SunPower Maxeon® rende questo prodotto resistente e durevole nel tempo.

È il pannello con il minor tasso di degradamento nel tempo dell'industria fotovoltaica (0,25%/anno).

SunPower Maxeon® 3 da 400Wp - Il pannello più potente per la tua casa

La Garanzia Fiducia Totale di SunPower ti permette di investire a lungo termine e senza pensieri.

I pannelli fotovoltaici Maxeon® 3 dopo 25 anni anni hanno un tasso di efficienza del 92%, rispetto al 80,2% (media) dei pannelli convenzionali (pannelli fotovoltaici con efficienza standard).

Affidabilità: questa formula garantisce per 25 anni su potenza, prodotto ed assistenza.

In caso di malfunzionamento del prodotto è prevista la sostituzione o riparazione del modulo interessato.

Introvabili, ma ancora per poco!

Efficienza e performance da record: solo 26,6 mq per un impianto da 6 kWp.

Solo pochi clienti ad oggi sono riusciti ad installare i SunPower Maxeon 3 da 400Wp.
Introvabili dalla data di uscita, sono finalmente disponibili!

Cosa aspetti?

Affidati a Stone Pine e scegli il fotovoltaico migliore

Smaltimento nel Fotovoltaico - Il regolamento per la gestione dei rifiuti RAEE

Molti si chiedono come vengono gestiti i rifiuti prodotti dallo smaltimento di un impianto fotovoltaico e dei suoi relativi accessori a fine vita.

Cerchiamo di fare chiarezza sui meccanismi di gestione di questi rifiuti speciali.

Questa tipologia di rifiuti rientrano nella normativa RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), come TV, computer, cellulari ed elettrodomestici in genere.

Cosa riguarda il Regolamento RAEE?

Tutti i rifiuti contrassegnati come RAEE devono essere gestiti dal produttore e importatore di prodotti elettrici ed elettronici.

Questi due soggetti devono assicurare un meccanismo di smaltimento e riciclo dei materiali pericolosi in assoluta sicurezza, con un ciclo ambientale compatibile.

Il RAEE per il fotovoltaico

Gli impianti fotovoltaici rientrano per la prima volta in questa categoria a partire dal 2014 (Decreto legge n.49/2014) e il GSE si è pronunciato poco dopo per definire la suddivisione per gli adempimenti RAEE in base alla grandezza degli impianti:

RAEE DOMESTICI - RIFIUTI DERIVATI DA IMPIANTI CON POTENZA INFERIORE A 10 kWp

Questa categoria rientra nei “RAEE domestici” e la responsabilità dello smaltimento dei materiali elettronici dell’impianto fotovoltaico è a carico dei produttori presenti sul mercato nell’anno di effettivo smantellamento, in base alla quota di mercato.

Per i proprietari è gratuito, conferendo tali rifiuti direttamente ai Centri di Raccolta.

RAEE PROFESSIONALI - RIFIUTI ORIGINATI DA IMPIANTI CON POTENZA SUPERIORE O UGUALE A 10 kWp

In questo caso ci possono essere due scenari possibili:

Smaltimento nel Fotovoltaico - Il regolamento per la gestione dei rifiuti RAEE

RIFIUTI ORIGINATI DA IMPIANTI APPARTENENTI AL I°, II° E III° CONTO ENERGIA GSE

Per gli impianti che rientrano in queste categorie, il GSE gestisce direttamente un sistema di garanzia e smaltimento a suo carico.

Infatti il GSE trattiene direttamente dalle quote, la percentuale finalizzata a coprire i costi di riciclo ed il corretto smaltimento RAEE.

RIFIUTI ORIGINATI DA IMPIANTI APPARTENENTI AL IV° e V° CONTO ENERGIA GSE

Questi impianti sono esonerati dal precedente trattamento poichè rientrano già nel meccanismo di gestione del rifiuto da parte dei Consorzi specializzati che garantiscono lo smaltimento a fine vita.

Esiste già un regolamento RAEE per i sistemi di accumulo? 

Il Produttore ha la completa responsabilità del rifiuto, dal finanziare ed organizzare la filiera di raccolta separata e di riciclo di pile ed accumulatori portatili, assicurando un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale.

Tesla Powerwall 2 aderisce al Consorzio Remedia che provvederà al ritiro dell’accumulatore presso la sede del cliente, del trasporto con mezzi autorizzati ed al trattamento del rifiuto a scopo di riutilizzo e riciclo secondo il modello VRS® - Value Recycling System.

Le opportunità del riciclo dei pannelli solari - Infografica di GreenMatch.co.uk

Smaltimento nel Fotovoltaico - Il regolamento per la gestione dei rifiuti RAEE

Addio Black-out, Tesla presenta il nuovo Gateway Backup

L’attesa è oramai finita, Tesla conferma l’uscita anche in Italia del tanto atteso Gateway 2 con la funzione Backup.

L’uscita ufficiale non ha ancora una data precisa, ma sarà disponibile a partire da Marzo 2020.

Tesla Gateway 2 è il nuovo dispositivo anti-blackout che gestirà l’energia del sistema d’accumulo Tesla Powerwall 2.

È l’evoluzione naturale del primo Gateway prodotto da Tesla con la funzione di gestire i flussi di energia da e verso il sistema di accumulo, monitorabili dalla APP dedicata.

Questa nuova funzione darà la continuità funzionale anche in assenza di energia elettrica dalla rete.

Addio Black-out, Tesla presenta il nuovo Gateway Backup

Il sole splende alto nel cielo ma il gestore di rete stacca la corrente?

Non è più un problema.

La funzione backup permette di continuare ad alimentare l’impianto elettrico tramite l’energia immagazzinata nel sistema di accumulo e prodotta dall'impianto fotovoltaico, anche in assenza di energia elettrica dalla rete.

Solitamente in caso di black-out, senza sistema di backup, l’impianto fotovoltaico ed il sistema di accumulo smettono di funzionare.

Il nuovo Gateway reimmette in circolo l’energia accumulata nel sistema di accumulo, consentendo all'impianto fotovoltaico ed al sistema di accumulo di continuare ad alimentare le utenze di casa.

In questo modo l’impianto fotovoltaico si riattiva, producendo energia che potrà essere conservata nel sistema di accumulo Tesla Powerwall 2 o consumata direttamente, fino al termine del black-out.

Tesla Gateway 2 oltre alla nuova ed attesissima funzione backup, avrà una migliore connettività con la quale sarà possibile avere un prospetto in tempo reale dei consumi della propria abitazione.

Il sistema Gateway 2 di Tesla Powerwall 2 svolge la funzione di EPS.

Mini Tesla, Maxi potenza.

Addio Black-out, Tesla presenta il nuovo Gateway Backup

Piccolo e compatto, il nuovo Gateway 2 non manca di stile.

Si presenta come una piccola Tesla Powerwall 2, che permetterà al vostro sistema di accumulo di funzionare anche in assenza di corrente elettrica (se alimentata da impianto fotovoltaico).

Addio Black-out, Tesla presenta il nuovo Gateway Backup

Che differenze ci sono tra un sistema EPS e UPS?

Il sistema EPS, (Tesla Gateway 2) è un dispositivo che si attiva in caso di emergenza ed utilizza l’energia di un generatore, nel nostro caso Tesla Powerwall 2, fornendo l’energia elettrica necessaria per superare un black-out.

I sistemi UPS (Uninterruptible Power Supply) invece svolgono una funzione differente.

La rete mantiene attive le batterie dei sistemi UPS alla quale vengono connessi singoli dispositivi (tra cui computer o attrezzature negli ospedali) permettendo la continuità del funzionamento del singolo dispositivo, per un periodo limitato di tempo.

Inverter connessi alla rete: come funzionano e quali scegliere

Quando si parla di impianti fotovoltaici si pensa unicamente ai pannelli solari, va sottolineato che ci sono tanti altri componenti fondamentali, come per esempio gli inverter connessi alla rete.

I pannelli fotovoltaici producono corrente elettrica continua, ma i nostri elettrodomestici, invece, funzionano a corrente alternata.

Da qui, dunque, l’importanza degli inverter connessi alla rete, che trasformano la corrente continua prodotta dai moduli fotovoltaici nella corrente alternata a tensione 220 Volt, così da renderla perfetta per l’autoconsumo e per l’immissione in rete.

Le funzioni degli inverter connessi alla rete

È sbagliato e riduttivo affermare che gli inverter connessi alla rete si occupino solo della conversione corrente continua – corrente alternata. Questi dispositivi provvedono anche all’adattamento della tensione in uscita, adeguandola a quella della rete elettrica.

Grazie agli inverter connessi alla rete  la corrente immessa per mezzo dei pannelli fotovoltaici assume la forma tipica della onda sinusoidale e viene sincronizzata con la frequenza della rete di arrivo. Oltre a questo, va sottolineato che l’inverter è progettato per staccarsi dalla rete non appena questa viene a mancare, fosse anche per un periodo di tempo limitato.

Riassumendo dunque le funzioni degli inverter connessi alla rete possiamo dunque dire che questi dispositivi regolano sia la frequenza che la tensione dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici, proteggendo il sistema da cortocircuiti e monitorando il funzionamento complessivo dell’impianto.

Inverter connessi alla rete: come funzionano e quali scegliere

La potenza nominale dell’inverter

Fin qui, dunque, abbiamo compreso le funzionalità degli inverter connessi alla rete.

Gli inverter non sono tutti uguali: ogni tipologia di impianto fotovoltaico richiede un dispositivo diverso.

Il primo fattore da prendere in considerazione è quello della potenza di picco dell’impianto fotovoltaico al quale l’inverter verrà collegato: la potenza nominale dell’inverter perfetto è uguale o leggermente inferiore a questa cifra.

Il Maximum Power Point Tracker

Gli inverter attualmente sul mercato si contraddistinguono – rispetto a quelli prodotto alcuni anni fa – dalla presenza della funzione MPPT, ovvero del Maximum Power Point Tracker.

A che cosa serve questa innovazione?

Il suo scopo è quello di aumentare la performance complessiva di un impianto sfruttando nel migliore dei modi il punto di potenza massima dei pannelli fotovoltaici, che corrisponde a valori ottimali di corrente e di tensione. Va però sottolineato che il punto di massima potenza non è sempre uguale, e sta dunque qui la complessità e l’importanza della funzione MPPT.

L’inverter centralizzato

Esistono principalmente tre tipologie di inverter connessi alla rete da scegliere in base alle proprie esigenze.

Il primo è quello dell’inverter centralizzato, il quale da solo gestisce la totalità dell’impianto.

Tutte le stringhe (ovvero tutte le ‘linee’ di pannelli fotovoltaici installati) sono collegate in parallelo.

Come si può immaginare, il ridotto numero di elementi richiesti e l’estrema semplicità dell’impianto risultante permette un costo totale limitato, nonché dei costi di manutenzione ridotti.

Questa soluzione ha dei difetti, in quanto espone l’impianto a potenziali ombre parziali che potrebbero andare a limitare le performance finali.

Gli inverter connessi alla rete centralizzati sono quindi consigliati per gli impianti solari che permettono un installazione di pannelli uniforme in termini di inclinazione, di orientamento e di ombreggiamento.

Gli inverter di stringa e multistringa

Ci sono inverter connessi alla rete più complessi rispetto al singolo inverter centralizzato.

Nel caso degli inverter di stringa, come suggerisce il nome, ogni singola stringa è invece collegata ad un proprio inverter; ne risulta che, da un certo punto di vista, un impianto composto da 3 stringhe apparirà come un insieme di tre piccoli impianti autonomi, i quali possono avere delle rese maggiori, riducendo le perdite eccessive in caso di ombreggiamenti.

Tra queste due soluzioni si pongono gli inverter multistringa, i quali permettono di collegare due o tre stringhe a delle unità gestite da MPPT indipendenti, così da connettere insieme tutte le stringhe con condizioni simili di inclinazione, di orientamento e di potenza. Il tutto, poi, viene collegato ad un unico inverter centralizzato: ne risulta un impianto con alte prestazioni e costi di installazione ridotti.

Inverter connessi alla rete: come funzionano e quali scegliere

Gli ottimizzatori di potenza SolarEdge®

L’ottimizzatore di potenza SolarEdge funge da convertitore CC/CC a ciascun modulo fotovoltaico, rendendo ottimale e performante la produzione di energia solare.

Gli ottimizzatori di potenza SolarEdge aumentano la produzione di energia prodotta dagli impianti fotovoltaici monitorando costantemente il punto di massima potenza (MPPT) di ogni singolo modulo.

Inoltre, gli ottimizzatori monitorano il funzionamento del singolo modulo fotovoltaico, comunicando direttamente con il portale proprietario SolarEdge, estrapolando direttamente i dati relativi le prestazioni e la manutenzione del singolo componente. Un grande passo in avanti per la gestione manutentiva tempestiva ed assistenza. (scopri l’assistenza tecnica Stone Pine)

I sistemi di accumulo per fotovoltaico e scambio sul posto: pro e contro

Quali sono i benefici dello scambio sul posto? E quali, invece, i vantaggi degli accumulatori per fotovoltaico?  

Nelle ultime settimane abbiamo dedicato un po’ di spazio del nostro blog a degli interventi atti a risolvere i principali dubbi di tutte quelle persone che, per risparmiare in bolletta e per abbattere le emissioni nocive nell'ambiente, hanno deciso di investire nell'installazione di un impianto fotovoltaico.

Abbiamo già parlato dei requisiti necessari, delle tipologie di celle e degli elementi principali degli impianti: oggi, invece, vogliamo concentrarci sulla modalità di utilizzo dell'energia prodotta dai pannelli solari.

Molti di voi, infatti, non sanno cosa scegliere.
Meglio installare un sistema d'accumulo ed auto consumare l'energia prodotta, o svendere l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico con il meccanismo dello scambio sul posto?

I sistemi di accumulo per fotovoltaico e scambio sul posto: pro e contro

Quale scelta fare?

Autoconsumo o Scambio sul Posto?

Il meccanismo dello scambio sul posto

Per capire le differenze che intercorrono tra impianti fotovoltaici con scambio sul posto ed impianti con sistemi di accumulo bisogna ovviamente comprendere il preciso funzionamento di entrambe le soluzioni. Con lo scambio sul posto avviene per l’appunto uno ‘scambio’ che – almeno a parole – appare molto semplice.

Nel momento in cui l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico è superiore alle esigenze dell'utente, questa viene automaticamente immessa sulla rete, a fronte di un rimborso sulla bolletta elettrica per l'elettricità ceduta al sistema.

Un caso tipico è relativo all'energia prodotta durante una mattina particolarmente assolata: in casa non c'è nessuno, e quindi, oltre all'energia utilizzata dal frigorifero, dal freezer e dai vari elettrodomestici in stand by, non vi è alcun impiego di elettricità.

Dove va a finire l'energia generata dai pannelli e non utilizzata?

Con il sistema dello scambio sul posto, questa viene distribuita nella rete. Allo stesso modo, in qualsiasi altro momento, quando i pannelli solari non riusciranno a garantire la produzione di energia ad esempio in una giornata nuvolosa o di notte l'elettricità necessaria verrà invece prelevata dalla rete, a fronte di un pagamento al gestore.

L’energia ceduta sarà pagata dal GSE.

Chi possiede un impianto fotovoltaico conosce bene il meccanismo dello scambio sul posto, e sa che non è poi così vantaggioso.
Negli anni si è osservato che il GSE rimborsa l’energia scambiata ad un prezzo sempre più basso. Basti pensare che l’energia che immettiamo in rete viene pagata  c.a. 0,10 €/kWh, mentre acquistiamo energia a c.a. 0,25 €/kWh.

Sistemi di accumulo: alternativa più efficiente allo scambio sul posto

Sistemi di accumulo per fotovoltaico: autoconsumo e risparmio 

I sistemi di accumulo, o batterie per impianti fotovoltaici, sono invece pensati per dare più autosufficienza e per poter sfruttare a pieno l’energia auto-prodotta, riducendo così al minimo le richieste alla rete.

Questo significa che l'energia prodotta in eccesso dall'impianto fotovoltaico non viene ceduta alla rete, ma conservata nella batteria.

Con questa riserva di energia, dunque, diventa possibile sfruttare la propria energia pulita anche di notte o in caso di cielo nuvoloso, utilizzando l'energia accumulata nelle ore precedenti.

Oggi tutti i sistemi di accumulo più all'avanguardia possono essere dotati anche di funzione anti black - out. 

Questa particolare funzione permette di continuare ad alimentare l’impianto elettrico tramite l’energia immagazzinata nel sistema di accumulo e prodotta dall'impianto fotovoltaico, anche in assenza di energia elettrica dalla rete.
Con il nuovo Gateway 2 di Tesla Powerwall in caso di black - out l'impianto fotovoltaico rimane in funzione producendo energia che verrà immessa direttamente nel sistema d'accumulo.

Esistono varie tipologie di accumulatore per fotovoltaico, vediamone alcune: 

Cosa scegliere?

Non vi è dubbio che, guardando alla convenienza sul lungo termine, i sistemi di accumulo per fotovoltaico risultino la soluzione migliore.

La ragione è semplice: bisogna infatti calcolare che, quando si parla di scambio sul posto, il costo dell'energia prelevata è più alto rispetto alla tariffa dell'energia immessa.

Pur restando connessi alla rete elettrica, dunque, per sfruttare al massimo la propria energia, è necessario poter contare su un sistema di accumulo domestico.

L'autosufficienza, in questo senso, è dunque redditizia, oltre che eco sostenibile e rispettosa dell'ambiente.

Qualità dei pannelli solari fotovoltaici: ecco le differenze e i migliori produttori

Quali scegliere tra pannelli fotovoltaici policristallini e monocristallini? E quali sono le case produttrici più affidabili?

Quando si decide di installare un impianto fotovoltaico sul proprio tetto per ridurre la bolletta elettrica e per tagliare il proprio impatto ambientale bisogna partire dal presupposto che la qualità dei pannelli fotovoltaici non è sempre uguale, e che quindi le performance dell'impianto installato potrebbero cambiare non solo in base al posizionamento dei moduli e ad altri fattori ambientali, ma anche in base alla tipologia e al marchio dei pannelli acquistati.

La prima domanda che in molti si pongono, relativamente alla qualità dei pannelli solari fotovoltaici (da non confondere con pannelli solari termici), è la seguente: meglio i pannelli fotovoltaici monocristallini o quelli policristallini?

Pannelli solari fotovoltaici monocristallino e policristallino

I pannelli fotovoltaici monocristallini

I pannelli fotovoltaici di questo tipo possono essere riconosciuti da lontano per la loro tonalità scura, con un blu che sembra volgere al nero.

Ideate per dare il massimo in condizioni di irraggiamento perpendicolare, le loro celle sono realizzate con dei cristalli di silicio monocristallino (da qui il nome) che sono tutti orientati nella medesima direzione: nasce qui, dunque, la loro preferenza per la luce a 90 gradi.

Il loro punto di forza è costituito dalla loro efficienza, in quanto è noto che possono raggiungere il medesimo quantitativo di energia prodotto da pannelli fotovoltaici policristallini pur utilizzando una superficie minore.

Da qui, insomma, si potrebbe pensare che la qualità dei pannelli fotovoltaici monocristallini sia indubbiamente superiore, non lasciando spazio a dubbi.

Ebbene, non è così, e vedremo subito il perché.

I pannelli fotovoltaici policristallini

Il principale e più immediato vantaggio dei modelli policristallini risiede nel loro prezzo, che si mostra inferiore rispetto ai monocristallini.

Questa differenza nasce dal fatto che la produzione di silicio policristallino è già di per sé meno costosa, così da permettere un prezzo finale minore.

Di un blu più chiaro delle precedenti, le celle sono realizzate da cristalli orientati non più tutti nella stessa direzione, ma al contrario, in modo del tutto casuale.

Ne deriva dunque che la loro performance in caso di luce solare perpendicolare sia minore.

Qualità dei pannelli solari fotovoltaici: ecco le differenze e i migliori produttori

 

I diversi criteri di scelta

Come si può capire, dunque, non è possibile affermare a priori dove risiede la più alta qualità dei pannelli fotovoltaici, in quanto entrambi i modelli hanno pregi e difetti.

Va sottolineato per esempio che i pannelli policristallini hanno una produzione più alta a temperature maggiori, mentre i monocristallini hanno una resa migliore con le basse temperature e con intensità solari minori.

Non si parla dunque in termini assoluti di differente qualità dei pannelli fotovoltaici, quanto invece di pannelli diversi per condizioni di utilizzo differenti.

 

I produttori da scegliere per la più alta qualità dei pannelli fotovoltaici

Quando si parla di qualità dei pannelli fotovoltaici non si deve però guardare unicamente alle tipologie di pannelli fotovoltaici: anche la mano del produttore, infatti, può fare una grande differenza. Anzi, in molti casi la differenza reale sta proprio qui.

 

Ma come si può scegliere il migliore dei produttori e quindi la più alta qualità dei pannelli fotovoltaici?

Il mercato dei pannelli fotovoltaici conosce ovviamente un numero piuttosto alto di produttori, e di fronte ad un'offerta in costante crescita diventa sempre più difficile, per chi si approccia per la prima volta a questo mondo, decidere quale casa produttrice scegliere.

I migliori brand sono quelli che possono assicurare un più veloce recupero dell'investimento fatto, una buona affidabilità determinata dalla garanzia di 25 anni e ovviamente un'elevata qualità dei pannelli fotovoltaici, mantenendo alte performance nel tempo.

Tra le finaliste di InterSolar troviamo i nuovi prodotti della multinazionale statunitense SunPower, vero e proprio colosso del settore che offre il miglior rendimento possibile.

Basti pensare che i pannelli fotovoltaci Sunpower MAXEON 3  sono contraddistinti da un rendimento del 43% in più rispetto ad un modulo tradizionale, occupando la stessa superficie sul tetto.

Dall'estremo oriente arrivano poi i prodotti LG Solar, marchio coreano che con i suoi LG Neon raggiunge il rendimento del 19,5%.

Impianti fotovoltaici: Quali sono i componenti?

Dalle celle all'accumulatore, passando per l'inverter: ecco quali sono le parti principali degli impianti fotovoltaici

Negli ultimi anni gli impianti fotovoltaici sono diventati un elemento sempre più comune del nostro quotidiano: li vediamo sui tetti delle case delle nostre città, leggiamo articoli dedicati a questa tecnologia sostenibile sulla stampa e scopriamo di tanto in tanto che anche in Parlamento se ne parla, accarezzando l'idea di nuovi incentivi per un'installazione sempre più diffusa.

I pannelli fotovoltaici sono sempre più comuni e più vicini a noi.

Ma sappiamo davvero quali sono i componenti degli impianti fotovoltaici?

Impianti fotovoltaici: Quali sono i componenti?

I componenti degli impianti fotovoltaici

Diversi tipi di impianti richiedono ovviamente diversi componenti degli impianti fotovoltaici.

Ovviamente il più importante e caratteristico tra i componenti degli impianti fotovoltaici è costituito dai pannelli fotovoltaici.

Più celle costituiscono un modulo, e tanti moduli formano un pannello fotovoltaico, il quale a sua volta viene avvicinato da altri pannelli per formare delle stringhe che, tutte insieme – finalmente – costituiscono un generatore fotovoltaico.

Non tutte le celle sono del resto uguali: esistono quelle a silicio monocristallino e quelle a silicio policristallino.

Altro elemento fondamentale è l'inverter, il quale ha il compito di trasformare la corrente continua dell'impianto fotovoltaico in corrente alternata.

Per ottimizzare l'efficienza dell'impianto fotovoltaico è necessario abbinare un sistema di accumulo.

Ti permetterà di immagazzinare l'energia non consumata ed utilizzarla anche nelle ore notturne.

L'impianto connesso alla rete pubblica, oltre al generatore e all'inverter prevede la presenza di:

Lo speciale contatore bidirezionale ha il compito di tenere monitorato sia il prelievo che l'immissione di elettricità da e verso la rete elettrica.

Impianti fotovoltaici: Quali sono i componenti?

Altri componenti

Quanto visto per ora costituisce però solo l'essenziale.

Per garantire un funzionamento perfetto dell'impianto e per tutelare al massimo i vari componenti dell'impianto fotovoltaico, un installatore accorto provvederà per esempio ad inserire tra i pannelli fotovoltaici e l'inverter un quadro di stringa, il quale risulta obbligatorio in tutti i casi in cui l'inverter non sia già provvisto di apposito selezionatore.

Lo stesso quadro protegge poi l'impianto da pericolose fulminazioni, e inoltre protegge le celle fotovoltaiche grazie al selezionatore a fusibile.

Il quadro di stringa, come si può capire, è sì obbligatorio nel caso di inverter senza selezionatore, ma questo non vuol dire che non sia utile installarlo anche in tutti gli altri casi.

Per potenze superiori alla media in ambito residenziale (oltre i 6 kW), viene utilizzata la connessione trifase, solitamente installata in ambito industriale o artigianale.
La trifase è anche disponibile per utenze domestiche qualora l'abitazione abbia un consumo elettrico superiore alla media.

Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?

Premessa

La liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica in Italia è iniziata nel 2003 creando un processo di transizione: dal “Servizio di Maggior Tutela” al “Mercato Libero”.

Che cos’è il Servizio di Maggior Tutela?

È una condizione per cui gli utenti hanno accesso all’energia alle condizioni economiche fissate dall’autorità dell’energia ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti).

Questa tutela garantisce di avere un prezzo fisso determinato trimestralmente, in base ai valori di mercato delle materie prime.

[Sarà abolito da luglio 2020]

Che cos’è il Mercato Libero?

Dal 2003 il processo di liberalizzazione del Mercato dell’energia elettrica, ha creato meccanismi di concorrenza tra i fornitori di energia elettrica.

Dal 2020 sarà abolito il Mercato di Maggior Tutela, pertanto il passaggio obbligatorio al Mercato Libero potrebbe portare a maggiori fluttuazioni di prezzo della bolletta elettrica.

Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?

 

Il fotovoltaico conviene veramente?

Abbiamo deciso di confrontare le bollette di alcuni dei nostri clienti, chiamati Rossi e Bianchi, per preservare la loro Privacy:

Casa Rossi - 4,5 kW impegnati

Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?
Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?
Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?
Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?

In questo primo scenario il Signor Rossi ha un contratto elettrico con 4,5 kW impegnati (Contratto Contatore) confrontando le voci di spesa principali.

Abbiamo calcolato il risparmio ottenuto dopo l'installazione dell’impianto fotovoltaico da 4 kWp avvenuto nel 2017, mantenendo invariati all’inizio i kW impegnati.

Nel 2018 il Sig. Rossi ha installato un sistema di accumulo Tesla Powerwall nella sua abitazione, collegandola al suo impianto fotovoltaico ed ottenendo un autoconsumo medio dell’80%.

Questa soluzione gli ha permesso di diminuire i kW impegnati del contatore con il suo gestore di rete abbattendo i costi fissi.

Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?

In questa tabella possiamo notare come il Sig. Rossi abbia abbattuto sensibilmente le voci di spesa con i sistemi di generazione ed accumulo dell’energia solare.

Una voce risalta particolarmente: l’Accisa

Il Sig. Rossi, installando il fotovoltaico e completando l’impianto con un sistema di accumulo ha ridotto da 4,5 a 3 i kWh impegnati del contatore.

Gli ha permesso di azzerare le accise, poiché la fornitura è inferiore uguale a 3 kW e richiede al massimo fino a 150 kWh/mese.

Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?

Casa Bianchi - 6 kW impegnati

Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?
Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?
Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?
Bolletta Elettrica: Quanto posso risparmiare con il Fotovoltaico?

Casa Bianchi è un’abitazione di grandi dimensioni con 6kW impegnati e un consumo annuo di 8000 kWh (prelevato dalla rete elettrica senza fotovoltaico).

Anche in questo caso abbiamo inizialmente installato un impianto fotovoltaico da 6 kWp completando l’impianto con un sistema di accumulo adeguato.

Possiamo notare come le spese del Sig. Bianchi si siano ridotte.

La voce con il calo più significativo sono gli Oneri di Sistema, cerchiamo di capire meglio il perchè.

Come abbiamo spiegato nel precedente articolo (Bolletta Elettrica, Impariamo a conoscerla meglio) gli Oneri di Sistema sono un coefficiente che varia sensibilmente in base alle fluttuazioni del mercato elettrico.

Con l'installazione di un impianto fotovoltaico abbinato ad un sistema d'accumulo possiamo notare quanto cali la voce degli Oneri di Sistema, rendendo l'abitazione del Sig. Bianchi indipendente dalle fluttuazioni di mercato.

Negli ultimi anni hanno rappresentato una quota crescente e sempre più significativa della spesa totale annua di energia elettrica, poiché sono applicati come maggiorazione della tariffa di distribuzione, (quindi all'interno dei servizi di rete), in maniera differenziata per tipologia di utenza.

Queste spese, vanno di pari passi con i kWh consumati, pertanto meno consumo, meno spendo!

Abbatti i costi della bolletta elettrica con l’energia solare

Per abbattere queste spese i nostri clienti hanno deciso di produrre energia sfruttando il proprio tetto di casa, inoltre decidendo di accumulare l’energia non consumata grazie al sistema di accumulo riescono a risparmiare ogni anno fino a 800 €.

Inoltre, con i nuovi sistemi di “presa di ricarica” il Signor Bianchi potrà anche caricare la sua auto elettrica direttamente da casa (consigliabile un ampliamento dell’impianto).

La bolletta elettrica: Impariamo a conoscerla meglio

È molto importante comprendere come leggere la propria bolletta della luce (servizio di energia elettrica).

Come è strutturata la bolletta elettrica? Quali sono le spese fisse e come è possibile risparmiare?

Per prima cosa bisogna capire se il proprio contratto fa riferimento al mercato libero oppure a quello di maggior tutela.

È possibile reperire queste informazioni sulla propria bolletta al di sotto del logo dell'azienda fornitrice.

La principale differenza tra i due tipi di contratti è data dalla possibilità di scegliere tra diverse tariffe offerte, cosa che non avviene invece nel caso di maggior tutela.

La bolletta elettrica: Impariamo a conoscerla meglio

(1) - Dati della fornitura elettrica

Nel primo riquadro troviamo tutte le informazioni del contratto di fornitura:

La bolletta elettrica: Impariamo a conoscerla meglio

Permettono al cliente di verificare i propri dati personali, la potenza disponibile e potenziale, l'importo netto da pagare e le modalità di pagamento concordate.

E' opportuno ricordare che le diverse società fornitrici di energia elettrica potrebbero utilizzare grafiche differenti e disposizioni diverse per le proprie bollette, ma il contenuto non cambia.

 

(2) - Sintesi degli importi bolletta elettrica

Con la Bolletta 2.0 sono state create tre macro categorie di Spesa:

La bolletta elettrica: Impariamo a conoscerla meglio

Spesa per la materia energia

Si compone di una quota fissa ed una quota a consumo e il cui prezzo può essere condizionato dalle fasce orarie di utilizzo, suddivise in F1, F2 ed F3.

Ecco le componenti che compongono la spesa per la materia energia:

Questa voce corrisponde al costo per l'acquisto dell'energia elettrica, comprensivo delle perdite sulle reti di trasmissione e distribuzione.

Chi ha cambiato fornitore passando al mercato libero paga l'energia in base all'offerta commerciale proposta, mentre per chi usufruisce del mercato di maggior tutela è l'Autorità a fissare ed aggiornare il prezzo.

Si riferisce alle attività per il mantenimento costante dell'equilibrio del sistema elettrico (rete distributiva).

Il dispacciamento assicura che la quantità di energia prelevata dalla rete sia uguale alla quantità prodotta dagli impianti di produzione.

Contiene la differenza tra il costo effettivo dell'energia e del dispacciamento con quanto effettivamente pagato dal cliente in regime di maggior tutela.

Costi gestionali sostenuti dalla società che fornisce il servizio per fornire energia ai propri clienti.

Per i clienti serviti nel regime di maggior tutela è l'Autorità a definire il prezzo, analizzando i costi sostenuti mediamente

Contiene la differenza tra il costo della commercializzazione e vendita con quanto effettivamente l'azienda fornitrice ha speso in regime di tutela.

 

Spesa Trasporto e Gestione Contatore

I servizi di rete sono le attività di trasporto energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distrubuzione locale e comprendono la gestione del contatore.

Per i servizi di rete non si paga un prezzo variabile come per la materia energia, ma una tariffa fissata dall'Autorità in base a criteri precisi ed uniformi in tutto il territorio nazionale.

Ecco le componenti principali:

La differenza tra i servizi di vendita (materia energia) e servizi di rete è sostanziale: infatti per la vendita vige la concorrenza tra aziende fornitrici, mentre i servizi di rete sono uguali per tutti i fornitori.

Spese Oneri di Sistema

All'interno dei servizi di rete, si pagano gli oneri generali di sistema che vengono esposti in dettaglio nella bolletta elettrica.

In ordine di incidenza sono:

Il denaro raccolto per queste componenti viene trasferito alla Cassa conguaglio per il settore elettrico in un apposito Conto di gestione il cui utilizzo e gestione sono disciplinati dall'Autorità.
Fanno eccezione la componente A3, il cui gettito affluisce per circa il 98% direttamente al Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) e la componente AS (bonus elettrico).

Oltre a queste voci vanno aggiunte le accise (calcolate per kWh consumato) e l'IVA al 10% per i clienti domestici.

Dal 2016 è stata aggiunta una voce scorporata da queste spese: il canone Rai e viene identificato con la voce: "Canone di abbonamento alla televisione per uso domestico".

 

(3) - Dettagli, informazioni e contatti

La bolletta elettrica: Impariamo a conoscerla meglio

Questa è la voce dedicata alla trasparenza del rapporto tra cliente e fornitore di energia.

Sul retro solitamente vengono presentati i grafici di consumo annuali ed un riassunto dei costi sostenuti nei 12 mesi precedenti per le tre fasce orarie (F1, F2, F3)

Si fa riferimento alla fascia F1 (ore di punta) dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 19:00, per la fascia F2 (ore intermedie) dalle ore 7:00 alle ore 8:00 e dalle ore 19:00 alle ore 23:00, dal lunedì al venerdì, e dalle ore 7:00 alle ore 23:00 del sabato e la fascia F3 dalle ore 00:00 alle ore 7:00 e dalle ore 23:00 alle ore 24:00, dal lunedì al sabato, tutte le ore della domenica e dei giorni 1 e 6 Gennaio, Lunedì dell'Angelo, 25 Aprile, 1 Maggio, 2 Giugno, 15 Agosto, 1 Novembre, 8 - 25 - 26 Dicembre.

Da qui potrai analizzare con attenzione la tua bolletta elettrica e capire in che fascia solitamente consumi di più!

Nel prossimo articolo cercheremo di capire quali costi potrai abbattere installando un impianto fotovoltaico e come diventare autosufficiente con la sola energia del Sole!