Il fotovoltaico in Italia oggi: facciamo il punto.

Quanti impianti fotovoltaici sono installati nel nostro Paese? E qual è la quota di autoconsumo?

Qual è la situazione del fotovoltaico in Italia oggi?

Prima di tutto va ovviamente premesso che le rinnovabili non sono più quella rarità che erano più di dieci anni fa: dai pannelli solari all'eolico, oggi il nostro Paese dipende anche dalle energie sostenibili.

Per fare un esempio, basti sapere che il 21 maggio scorso si è conosciuto il record assoluto nazionale in fatto di rinnovabili in Italia, con l'87% della domanda complessiva soddisfatta proprio dal mix di fotovoltaico, eolico, geotermico e idroelettrico.

Per capire qual è la situazione del fotovoltaico oggi, dunque, bisogna prima di tutto mettere in chiaro che finalmente questa tecnologia è diventata davvero indispensabile per il nostro Paese.

Il fotovoltaico in Italia oggi: facciamo il punto.

Un tasso di crescita annuale del 40% a livello mondiale

A livello mondiale, stando ai dati elaborati dal Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems in collaborazione con PSE AG, il tasso di crescita annuale della potenza del fotovoltaico è stato pari al 40% tra il 2010 e il 2016.

L'anno scorso, l'Europa contava il 33% della potenza solare installata a livello mondiale, laddove l'anno precedente poteva invece vantare una fetta maggiore di ben 7 punti percentuali.

Il fotovoltaico in Italia oggi: facciamo il punto.

A determinare questo 'calo', se così vogliamo definirlo, è stata soprattutto la crescita del fotovoltaico in altri Paesi, prima di tutto in Cina, dove la quota era del 21% nel 2015 ed è arrivata al 26% nel 2016.

E se l'Oriente ha guadagnato in potenza solare, suo è senza ombra di dubbio il primato quanto alla produzione di moduli fotovoltaici: nel 2016 Cina e Taiwan, insieme, detenevano il 68% della produzione mondiale, di fronte ad un risicato 4% europeo. Data questa infarinata sullo scenario mondiale, possiamo senz'altro buttarci sulla situazione del fotovoltaico in Italia oggi.

Una fotografia del fotovoltaico in Italia oggi

La base sulla quale possiamo descrivere lo scenario del fotovoltaico in Italia oggi è costituita dai dati del rapporto 2016 pubblicato da Gse.

Tra impianti di fotovoltaico residenziale e altri tipi di installazione, in Italia nel 2016 erano attivi 732.053 impianti fotovoltaici, equivalenti a 19.283 MW di potenza installata, così da segnare un aumento di 382 MW rispetto all'anno precedente. In totale, i pannelli solari hanno generato durante tutto l'anno 22,1 TWh di energia.

Come si può immaginare la maggior parte degli impianti installati in Italia sono di piccole dimensioni: la quasi totalità dei 44.294 impianti messi in opera nel nostro Paese durante il 2016 vanta infatti una potenza al di sotto dei 200 kW.

Nello specifico, più del 90% degli impianti installati ha una potenza inferiore o uguale ai 20 kW, tipologia che rappresenta un quinto della potenza complessiva italiana: se si dovesse inquadrare il 'pannello medio italiano' installato durante lo scorso anno, quello sarebbe un dispositivo con una potenza pari a 26,3 kW.

In Lombardia il maggior numero di impianti, ma la Puglia vanta la più alta potenza installata

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Non tutte le regioni italiane presentano la medesima diffusione di questa tecnologia: la distribuzione del fotovoltaico in Italia oggi è infatti piuttosto disomogenea, con la Lombardia che vanta il primato quanto a numero di impianti installati, sfiorando le 110.000 unità. Completano il podio il Veneto, con quasi 100.000 impianti, e l'Emilia Romagna, vicina agli 80.000.

Ma avere il maggior numero di impianti non significa ovviamente poter vantare anche la più grande potenza installata. In questo senso è infatti la Puglia a farla da padrona, con i suoi 2.623 MW totali, seguita dalla Lombardia, ferma a 2.178 MW. Se invece si guardasse non la potenza installata, né il numero degli impianti, quanto invece la potenza installata pro capite, la classifica cambierebbe ancora, con le Marche davanti a tutti con 688 Watt per ogni abitante. Il dato medio nazionale, a fine 2016, si attesta a 318 W per abitante, in aumento di 2,2 punti percentuali rispetto all'anno precedente.

Impianti domestici e impianti industriali

Il fotovoltaico in Italia oggi: facciamo il punto.

Come si può immaginare, il fotovoltaico in Italia oggi ha prevalentemente due anime: da una parte ci sono gli impianti domestici (che costituiscono il 79% del totale), mentre dall'altra ci sono gli impianti fotovoltaici industriali installati dalle imprese più energivore, le quali sempre di più si affidano alle soluzioni ESCO per aziende così da godere dei vantaggi del fotovoltaico senza sostenere proibitivi investimenti iniziali.

Il fotovoltaico in Italia oggi: facciamo il punto.

Complessivamente, la fetta di autoconsumo degli italiani nel 2016 è stata pari al 18,9% della produzione totale degli impianti fotovoltaici, con una diminuzione del 2% rispetto al 2015.

Questo significa che 4.185 GWh non sono stati immessi nella rete di distribuzione, venendo invece consumati direttamente sul luogo di produzione. Come si può immaginare, il picco dell'autoconsumo si è conosciuto a luglio, in virtù del maggiore irraggiamento solare. Non legato espressamente all'esposizione solare quanto invece alle tradizionali ferie estive e quindi al calo di produzione, la percentuale minima di autoconsumo è stata nel mese di agosto, fatta eccezione per gli impianti fotovoltaici più piccoli, inferiori ai 20 kW.

Sviluppo energia green: il 30 aprile in Germania l'85% dell'elettricità prodotta dalle rinnovabili

In occasione del ponte del Primo maggio le centrali a carbone e le centrali nucleari tedesche sono quasi rimaste spente

Dove eravate il 30 aprile scorso? Forse, visto il lungo weekend del Primo maggio, eravate partiti per un breve viaggetto fuori porta, approfittando magari delle piacevoli temperature primaverili per un picnic in mezzo ai boschi o perché no, in spiaggia o in riva ad uno uno dei tantissimi laghi italiani. E così, quel 30 aprile, avranno fatto di certo anche tantissimi tedeschi, molti dei quali avranno approfittato del ponte del Primo maggio per godere un po' della natura incontaminata, allontanandosi per un po' dalle città.

Ebbene, per una fortunata serie di fattori, quel 30 aprile sarà ricordato in Germania come un vero e proprio giorno da record nazionale lungo il cammino dello sviluppo dell'energia green: quella domenica, infatti, ben l'85% dell'elettricità consumata in tutto il Paese è stata prodotta da fonti rinnovabili, come gli impianti fotovoltaici, le turbine eoliche, le centrali a biomassa e le centrali idroelettriche.

Sviluppo energia green: il 30 aprile in Germania l'85% dell'elettricità prodotta dalle rinnovabili

 

Sole e vento: così si spengono le centrali a carbone e quelle nucleari

E così, in quel 30 aprile, mentre molte centrali a carbone tedesche sonnecchiavano, l’insieme delle grandi turbine eoliche teutoniche, dei più piccoli impianti fotovoltaici residenziali e delle più costanti centrali idroelettriche pensavano a soddisfare l'85% del fabbisogno energetico nazionale.

Di certo un tale risultato non è raggiungibile tutti i giorni, essendo figlio di una particolare combinazione di fattori: prima di tutto, ha contribuito ovviamente il lungo weekend del Primo maggio, ovvero la chiusura di moltissimi impianti di produzione; a questo va poi sommato un meteo che nel nord della Germania si è attestato come soleggiato e ventilato, mentre al sud si è sprigionato in una giornata calda a tutto vantaggio del fotovoltaico. In questo modo, dunque, un meteo piacevole e il Primo maggio hanno donato alla Germania una pietra miliare nello sviluppo dell'energia green nazionale.

Un primo test drive in vista del 2022

Di certo, in un'ottica di sviluppo dell'energia green sul lungo termine, quello che il 30 aprile è stato riconosciuto come un vero e proprio record nazionale, tra non molti anni dovrà diventare l'assoluta normalità.

Il 30 aprile gran parte delle centrali di carbone tedesche non sono nemmeno entrate in funzione, e allo stesso modo se ne sono rimaste per lo più in disparte e spente anche le centrali nucleari. Le quali, va sottolineato, dovranno essere spente in tutta la Germania entro e non oltre il 2022. Stando al programma di sviluppo dell'energia green tedesco, di fatto, entro il 2030, l'85% di elettricità prodotta da fonti rinnovabili dovrà essere un canone quotidiano normale.

Un risultato importante per lo sviluppo dell'energia green in Germania

Quella conosciuta il 30 aprile in Germania, dunque, è solo una tra le prime delle tante piccole e grandi vittorie che chi si è battuto per lo sviluppo dell'energia green conoscerà nei prossimi anni. Nel caso tedesco, va sottolineato che non sono stati pochi i detrattori della rivoluzione energetica sostenibile messa in campo dal governo tedesco fin dal 2010: parliamo quindi della progressiva sostituzione delle centrali elettriche più inquinanti con altrettante centrali green, ma anche di efficientamento energetico e dello sviluppo di un’infrastruttura sempre più solida per la mobilità elettrica.

Sviluppo energia green: il 30 aprile in Germania l'85% dell'elettricità prodotta dalle rinnovabili

 

I risultati concreti dell'Energiewende

Del resto il programma dell'Energiewende, ovvero il programma per sviluppo dell'energia green in Germania, non lascia scampi ad interpretazioni erronee: la rivoluzione energetica sostenibile deve essere tradotta in realtà entro e non oltre la metà del secolo.

Il record del 30 aprile riguardante il fabbisogno energetico soddisfatto dalle rinnovabili non è altro che l'ennesima conferma che sì, la Germania è molto più avanti della maggior parte degli altri Paesi europei in fatto di rinnovabili.

G7 Ambiente di Bologna: concerto green di Ezio Bosso grazie ad un sistema di accumulo di energia fotovoltaica

In questi giorni, fino al 12 giugno, Bologna è stata a tutti gli effetti la capitale mondiale dell'ecologia: sono stati infatti tantissimi gli eventi organizzati in attesa del G7 Ambiente 2017.

Il cartellone con cui si sono confrontati i tanti accorsi a Bologna, denominato #ALL4THEGREEN, è ed è stato particolarmente succoso e ricco di eventi dedicati al tema della sostenibilità: si va infatti dalle mostre ai dibattiti, con tutta una serie di iniziative volte a lanciare i temi principali dell'economia circolare e sensibilizzare i cittadini sullo sviluppo sostenibile.

G7 Ambiente di Bologna: concerto green di Ezio Bosso grazie ad un sistema di accumulo di energia fotovoltaica

Ad aprire la variegata kermesse è però stato un evento più marcatamente leggero, se così si può definire il 'Concerto per la Terra' di Piazza Maggiore, in cui il maestro Ezio Bozzo ha splendidamente diretto l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna davanti ad oltre 5.000 persone. Non un concerto qualsiasi, un po' per i brani proposti (da Bach alle arie di Arvo Pärt, passando per le composizioni originali di Bosso per arrivare all'incompiuta Sinfonia n.8 di Schubert) e un po' per il tipo di energia utilizzata per alimentare la manifestazione musicale: il tutto è infatti stato reso possibile - e soprattutto sostenibile - grazie ad un sistema di accumulo di energia fotovoltaica. Quale tecnologia, del resto, avrebbe potuto accompagnare meglio l'evento inaugurale di questa lunga settimana green?

La partnership tra #ALL4THEGREEN, Building Energy e Stone Pine

E così, nel pieno centro di Bologna, è stato montato un impianto solare temporaneo con tanto di sistema di accumulo di energia fotovoltaica. A permettere un tale dispiego di energia sostenibile è stata la preziosa partnership tra #ALL4THEGREEN e Building Energy, multinazionale italiana che opera come Global Integrated IPP nel settore delle energie rinnovabili sia in Italia che all’estero, in collaborazione con Stone Pine, leader del mercato italiano del fotovoltaico. E così, sotto gli auspici della Presidenza Italiana del G7, e con il sostegno del Ministero dell'ambiente e della Banca Mondiale, il concerto di apertura del maestro Ezio Bosso è stato alimentato in buona parte con dell'energia pulita.

G7 Ambiente di Bologna: concerto green di Ezio Bosso grazie ad un sistema di accumulo di energia fotovoltaica

Non è del resto la prima volta che Building Energy collabora con la comunità globale del Gruppo Banca Mondiale Connect4Climate: già nel 2015, infatti, la multinazionale italiana aveva alimentato con energia sostenibile il National Mall del Global Citizen Earth Day di Washington D.C.

I pannelli solari, il sistema di accumulo di energia fotovoltaica e le automobili elettriche

Per rifornire dell'energia necessaria il concerto di Bosso è quindi stato costruito un impianto solare temporaneo completo di sistema di accumulo di energia fotovoltaica nell'attigua Piazza del Nettuno: in totale i pannelli installati da Stone Pine hanno occupato una superficie di 144 metri quadrati, praticamente quanto un campo di pallavolo.

In questo modo, grazie all'energia raccolta durante il giorno nel sistema di accumulo di energia fotovoltaica, le emissioni di anidride carbonica del concerto inaugurale sono state concretamente abbassate. E non è tutto qui: oltre ad occuparsi dell'alimentazione sostenibile della manifestazione musicale, Building Energy ha messo a disposizione del comitato organizzatore di #ALL4THEGREEN e delle autorità del G7 ambiente 7 auto elettriche ad emissioni zero, così da garantire degli spostamenti in città senza inquinamento aggiuntivo.

Questo per ribadire il fatto che, quando si parla di sostenibilità, anche per dare il buon esempio sono necessarie le migliori tecnologie di supporto, sia per la produzione di energie rinnovabili, sia per la mobilità urbana sostenibile.

Un impegno simbolico ma allo stesso tempo tangibile

Come ha spiegato Fabrizio Zago, Amministratore Delegato di Building Energy, quello messo in campo in occasione del concerto di Ezio Bosso con il sistema di accumulo di energia fotovoltaica è stato «un segno simbolico, ma tangibile, dell’impegno a favore dell’ambiente che esprimiamo ogni giorno con il nostro lavoro risparmiando all’ambiente, con i nostri impianti presenti in tutto il mondo, oltre 198.000 tonnellate di CO2 ogni anno». Tirando le somme, infatti, attraverso gli impianti realizzati in tre diversi continenti, Building Energy riesce a produrre ogni anno circa 250 GWh di energia elettrica sostenibile.

In attesa del G7 sull'Ambiente

Il G7 sull'Ambiente che inizierà nelle prossime ore, dunque, non poteva probabilmente avere un preambolo migliore: un evento pubblico serale di questa portata alimentato in buona parte attraverso un sistema di accumulo di energia fotovoltaica era qualcosa di semplicemente impensabile fino a qualche anno fa.

A fare la differenza, dunque, può essere l'innovazione tecnologica, ma anche e soprattutto l'impegno umano: le tecniche, come è stato dimostrato in Piazza Maggiore a Bologna, ci sono davvero tutte. Ai vertici che parteciperanno al G7, invece, spetta il compito di dimostrare la concretezza dell'impegno. Tra i principali argomenti che verranno trattati ci saranno dunque i temi legati allo sviluppo energetico, alla qualità dell'aria, all'economia circolare e ovviamente al cambiamento climatico.

Come ha spiegato il Ministro Galletti, «Ci attende un G7 Ambiente con molte importanti questioni aperte e passi in avanti da compiere: ciò che deve essere chiaro è questo processo decisionale non è estraneo alla società, ma tutti ne siamo protagonisti a pari livello».

G7 Ambiente: Il ruolo delle comunità e delle imprese per uno sviluppo veramente sostenibile

Regione Emilia-Romagna e Imprese per clima e energia

Quando parliamo di G7 Ambiente dobbiamo pensare, sì, ai provvedimenti “macro” e alle grandi strategie dei principali Paesi del mondo per affrontare i problemi del cambiamento climatico ma dobbiamo anche essere consapevoli che i grandi cambiamenti sono possibili solo grazie alle azioni concrete delle comunità “di base” – commenta il consigliere regionale Mirco Bagnari, vicepresidente della commissione attività economiche dell’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna – “L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna il 1° marzo 2017 ha approvato il Piano energetico regionale (Per) che fissa la strategia e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna per clima e energia fino al 2030 in materia di rafforzamento dell’economia verde, risparmio ed efficienza energetica, sviluppo di energie rinnovabili, interventi su trasporti, ricerca, innovazione e formazione. In particolare, il Piano fa propri gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia come driver di sviluppo dell’economia regionale.

I settori sui quali si concentreranno gli interventi per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea e recepiti dal Per sono quello dei Trasportielettrico e termico, con le loro ricadute sull’intero tessuto regionale.

L’impegno della Regione e delle istituzioni e il ruolo che potranno avere le imprese dell’Emilia-Romagna, con il loro patrimonio di know how e di esperienza e la tendenza ad innovare saranno decisive per creare un modello di sviluppo veramente alternativo. – conclude Bagnari – Nella nostra Regione possiamo vantare la presenza di una serie di aziende che nel campo delle rinnovabili e della mobilità sostenibili sono veramente all’avanguardia. Questa è la nostra ricchezza e la nostra forza per riuscire a dare concretezza agli impegni per garantire la sopravvivenza del nostro pianeta e creare un formidabile volano economico.”

“Il quadro normativo della regione è allineato a quelle che sono le reali prospettive del mondo delle rinnovabili” - afferma Andrea Antolini, amministratore delegato di Stone Pine, azienda nel campo delle rinnovabili - “e pone focus sul tema della mobilità sostenibile e della generazione e stoccaggio energia; diverse leggi regionali sono state varate in una logica sistematica e razionale, buona base per il futuro di aziende come Stone Pine. Mi sento di ringraziare personalmente il Consigliere Regionale Mirco Bagnari per il suo costante dialogo con le imprese e l’attenta opera di divulgazione sul territorio dei disposti regionali”

La tettoia diventa smart: tutte le potenzialità delle pensiline fotovoltaiche

In un mondo in cui tutto quello che utilizziamo dal mattino alla sera funziona grazie all'elettricità - dallo smartphone all'automobile, passando per la grattugia per il formaggio e la bicicletta elettrica - e soprattutto in un'epoca in cui l'inquinamento da combustibili fossili deve essere assolutamente eliminato, non si dovrebbe più pensare a semplici tettoie sotto alle quali riporre la propria automobile.

Pensate un po': se non lo è già adesso, la vostra macchina sarà quasi certamente elettrica entro una manciata d'anni. Questo significherà dover alimentare la vostra automobile a zero emissioni attraverso la rete elettrica casalinga.

E se fosse invece il vostro stesso posteggio a ricaricare il vostro motore? Questo è possibile grazie alle pensiline fotovoltaiche, allo stesso tempo strutture di copertura e generatori di energia rinnovabile e pulita. Ma come funzionano le pensiline fotovoltaiche attualmente in commercio?

Pensiline fotovoltaiche: installazione veloce, su qualsiasi terreno

Quando si parla di pensiline fotovoltaiche si intendono delle strutture a falda unica, costruite generalmente in alluminio o in legno lamellare e coperte da un'ampia superficie di pannelli solari. Il primo vantaggio di questo tipo di tettoia è dato dal fatto che non ha bisogno di alcun tipo di opera edilizia propriamente detta.

La tettoia diventa smart: tutte le potenzialità delle pensiline fotovoltaiche

Non servono dunque fondamenta, in quanto i supporti delle pensiline fotovoltaiche sono pensati per adattarsi ad ogni tipo di suolo, dal cemento armato all'asfalto, fino al terreno del giardino.

Questo non significa però che l'installazione venga lasciata al caso, anzi: la costruzione di una tettoia solare viene affidata a dei tecnici esperti che seguono puntigliosamente un progetto, nel quale vengono specificati sia l'orientamento giusto che le dimensioni dei pannelli fotovoltaici, così da garantire un alto grado di efficienza.

Protette dal gelo e dalla grandine

Qualcuno potrebbe pensare che le pensiline fotovoltaiche possano risultare suscettibili a danneggiamenti in seguito ad eventi meteorologici estremi, come per il gelo o la grandine. Al contrario: questi impianti solari sono costruiti appositamente per resistere a condizioni ambientali estreme, oltre che alla nebbia salina, all'ammoniaca e più in generale alla polvere.

Per la casa, per il centro commerciale e per le fermate del trasporto pubblico

In ambito residenziale e commerciale, l'utilizzo tipico delle pensiline fotovoltaiche è quello del posto auto, per due, quattro, otto posteggi, a seconda delle dimensioni della struttura. Per l’uso residenziale è inoltre possibile installare una tettoia solare in qualità di impianto fotovoltaico stand alone, fornita quindi di un sistema di accumulo e di stoccaggio per l'energia elettrica generata durante il giorno, così da garantire il rifornimento dell'automobile elettrica durante le ore serali, oppure per essere collegata direttamente alla rete domestica per utilizzare solo energia green.

Al di fuori dell'ambiente domestico, invece, le pensiline fotovoltaiche sono perfette per creare delle aree di fermata smart per il servizio di trasporto urbano ed extraurbano. Una pensilina con dei pannelli fotovoltaici integrati potrebbe infatti alimentare l'illuminazione della fermata, i pannelli pubblicitari e quelli informativi, oltre agli eventuali punti di accesso per la rete Wi-Fi e perfino le sempre utili prese di ricarica per i dispositivi mobili.

Una soluzione intelligente che dona protezione ed energia, senza togliere spazio

I vantaggi dell'installazione di una o più pensiline fotovoltaiche sono molteplici, raccogliendo infatti in unica soluzione tutti i benefici tipici di una tettoia uniti a quelli di un impianto fotovoltaico - eventualmente fornito di un sistema di storage energetico. Oltre ad offrire una protezione per i veicoli nel caso dei posteggi per le automobili, una tettoia solare installata in giardino può offrire una fresca zona d'ombra sotto la quale posizionare un tavolo da picnic.

Allo stesso tempo, quella stessa superficie viene utilizzata per la generazione di energia rinnovabile e pulita, senza però togliere un solo metro di spazio concreto.

Bando INAIL: Rimozione Amianto e riqualificazione energetica

Bando Isi Inail 2016-2017: Contributi per le imprese

Contributi a fondo perduto sono previsti per tutte le realtà aziendali che intendono svolgere interventi di bonifica dell'amianto, e che quindi riguardano strettamente la salute e la sicurezza sul lavoro.

La domanda di inoltro della richiesta deve essere inviata entro e non oltre il 5 Giugno 2017, con interventi programmati e realizzati entro 1 anno.

Fondi stanziati e il 65% finanziato

Più di 4 milioni di euro sono stati stanziati alle imprese, tramite gli incentivi sulla rimozione dell'amianto e materiali dannosi. Il finanziamento concesso ricopre il 65% delle spese sostenute su un range di investimento che va dai 5.000€ ai 130.000€.

Smaltimento e rimozione amianto: il Bando

Il Bando ISI INAIL finanzierà, come detto precedentemente, la rimozione e smaltimento dei materiali e/o opere contenenti amianto. Sono ammesse esclusivamente le opere e spese accessorie riferite ad interventi non realizzati e non in corso di realizzazione, prima del 5 giugno 2017.

Come accedere a questi contributi e finanziamenti?

✓ Sono incluse tutte le tipologie di aziende iscritte alle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.

✓ Registrazione ed accesso alla sezione online del portale INAIL fino al 3 giugno 2017

✓ Presentazione delle domande e progetti dal 19 aprile 2017 al 5 giugno 2017

✓ Ti verrà assegnato a partire dal 12 giugno 2017 un codice identificativo (ID) e l'invio domanda

✓ Verrà comunicata l'ordine di ammissione ai contributi entro 7 giorni lavorativi

✓ Dovranno essere presentati tutti i progetti e certificazioni del caso entro 30 giorni dall'ammissione

✓ Verifica Tecnica da parte di un tecnico INAIL (entro 120 gg), erogazione contributi e messa in atto del progetto in chiave operativa

Ricorda che:

E' possibile richiedere un anticipo del contributo fino al 50% se e solo se il finanziamento non supera i 30.000€.

Chiudi il cerchio dell'efficienza energetica

Questo è solo il primo passo per poter finalmente iniziare un processo di evoluzione energetica mai visto fino ad ora. Liberandosi del fardello nocivo dell'amianto e sponsorizzando i sistemi energetici volti all'autoconsumo e auto-produzione di energia elettrica.

Se aggiungi nelle opere di riqualificazione, un impianto fotovoltaico (Vedi la proposta ESCO) avrai la possibilità di beneficiare delle agevolazioni del Superammortamento al 140% (Legge Sabatini) e della notevole capacità di auto-consumare la tua energia (scopri i sistemi di accumulo).

M'illumino di Meglio - La crescita sostenibile

Perchè consumare meno quando si può produrre meglio?

La tredicesima edizione di «M’illumino di meno» secondo Stone Pine

Oggi torna l’appuntamento con «M’illumino di Meno», l’iniziativa promossa da Caterpillar, lo storico programma di Rai Radio 2 che vuole far riflettere sullo spreco energetico, sugli stili di vita sobri e responsabili nei confronti dell’ambiente.

La campagna di sensibilizzazione prese il via ormai tredici anni fa, rinnovandosi continuamente grazie al supporto di centinaia di migliaia di sostenitori, enti locali, associazioni e privati.

La posizione di Stone Pine

Per Stone Pine non basta, è necessario abbandonare la filosofia del consumare meno quando la tecnologia ci dota degli strumenti per produrre meglio e produrre etico, spegnere le luci per qualche minuto non risolve certo la marea di sprechi e malfunzionamenti che provocano danni al sistema energetico e all'ambiente.

Stone Pine crede in una crescita sostenibile e nel prosumerismo. Si devono eliminare le inefficienze e gli sprechi ma è fondamentale contribuire alla diffusione dell’indipendenza e consapevolezza energetica.

Join Us! Consuma MEGLIO!

Fonte: Corriere della Sera, articolo di Marco Sabella

Mobilità elettrica, il punto di vista italiano.

Il Mit della commissione Ambiente della Camera dei deputati spiega che in Italia sono stati installati circa 3700 punti di ricarica per mobilità elettrica.

Riportando l'articolo di Rinnovabili.it, sono stati installati circa 3700 colonnine di ricarica per auto elettriche di cui 2000 private e 1700 pubbliche in tutto il territorio nazionale, non contando gli altri 700 previsti per il 2017 (dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, in risposta ad una interrogazione parlamentare sulla mobilità elettrica depositata il 26 gennaio 2017).

La rete di ricarica per mobilità elettrica in Italia

Come anticipato prima in Italia sono presenti circa 3700 punti di ricarica, tra pubblici e privati con accesso al pubblico, ma allo stato attuale si contano soltanto 10 punti di ricarica veloce e 48 di tipo Tesla Supercharger.

Da un'analisi al dettaglio si scopre che il comune più fornito di colonnine di ricarica per mobilità elettrica è Firenze a quota 250 (di cui parte riservati a motocicli e ciclomotori). Seguono Roma con 200, Milano e hinterland a 120, Bari a 52, Siena a 48, Genova a 20 e il comune di Trieste a 18.

Il mercato della mobilità elettrica è in continua espansione e punterà nel 2017 nello sviluppo dei punti di ricarica domestici per abitazioni fornite di impianto fotovoltaico. L'indipendenza energetica domestica e dei trasporti non è più utopia, ma una soluzione plausibile dei prossimi mesi.

Inverter: Lancio del nuovo SMA Sunny Boy 3.0-5.0

Oggi, 24 Gennaio 2017 viene presentato a Padova il nuovo inverter firmato SMA Sunny Boy 3.0-5.0, successore del Sunny Boy 3000-5000TL, con molte novità e proiezioni verso il futuro.

Grazie a SMA Smart Connected offre una serie di vantaggi sia per l'installatore che per il cliente ed utilizzatore finale.

Cos'è il sistema Smart Connected?

E' uno strumento che fornisce in modo automatico e gratuito il monitoraggio e l’analisi dell’inverter tramite SMA Sunny Portal. In caso di errore dell’inverter, SMA informa il gestore dell’impianto e l’installatore in maniera proattiva. Nel caso in cui sia necessaria la sostituzione dell’inverter, SMA spedisce gratuitamente ed in brevissimo tempo un nuovo dispositivo. In questo modo i proprietari degli impianti fotovoltaici possono beneficiare di diagnosi rapide e tempi di fermo impianto ridotti al minimo.

Con questo inverter SMA punta ad un miglior rendimento in relazione ai migliori sistemi di accumulo sul mercato, puntando sulla trasparenza ed apertura a sviluppi futuri (open sources).

Nelle classi di potenza da 3 a 5 kW, Sunny Boy è la soluzione ideale per la produzione di elettricità fotovoltaica presso le abitazioni private. L’inverter può essere installato in modo facile e veloce grazie alla sua struttura estremamente leggera e alla moderna interfaccia utente.

Creative Energy - Arte per il rinnovabile a Milano

Stone Pine è lieto di presentare la partnership con l'associazione no-profit International Artistic Hub, che dal 1 al 29 dicembre 2016 esporrà la mostra d'arte contemporanea "Creative Energy. Arte per il rinnovabile" presso Palazzo Lombardia - Milano

Dieci artisti si confrontano sul tema delle energie rinnovabili e sul risparmio, inserendosi sul dialogo tra Expo2015, Energy for Life e Green Energy Expo di Astana 2017.

Andrea Bruschi, Stefano e Andrea Cozzi, Raffaella Formenti, Gabriele Jardini, Marica Moro, Maria Teresa Ortoleva, Francesca Pasquali, Laura Renna e Luca Scarabelli .

 

Quali sono i punti cardine delle opere?

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Nello spazio di Palazzo Lombardia verranno quindi presentate opere realizzate con materiali riciclati e multimediali il cui risultato è ricerca, sperimentazione e originalità, per arricchire le nostre capacità nel leggere il presente.

Quali sono gli obiettivi?

Sensibilizzare alle energie rinnovabili (e al risparmio energetico), fonte di vero e proprio nutrimento per le generazioni future, ed inoltre dimostrare che l'energia alternativa può essere veicolo per la creazione di opere uniche, veri e propri manufatti esclusivi.

L'arte contemporanea si pone dunque come elemento chiave nello sviluppo socialeed economico del sostenibile.

>>Visita la pagina ufficiale di IN A HUB<<

 

Novità DDL Bilancio – Proroga Sabatini e iperammortamento

Proroga per i finanziamenti agevolati sui beni strumentali della “nuova Sabatini”, accessibili fino al 31 Dicembre 2018 e per il superammortamento e iperammortamento del 250% per investimenti in tecnologie innovative.

La nuova legge di Bilancio, pronta per essere esaminata in parlamento, concede altri due anni per godere dei finanziamenti agevolati della nuova Sabatini, con una piacevole novità riguardante un iperammortamento del 250% per investimenti ad alto tasso tecnologico, tra cui sistemi intelligenti per la gestione dell'energia.

In cosa consiste la nuova Sabatini?

L'articolo 13 del DDL prevede la proroga fino al 31 Dicembre 2018 (“Decreto Legge del Fare”) che agevola l'accesso alle micro, piccole e medie imprese per l'acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature ad alto tasso tecnologico.

Per dare continuità al processo evolutivo dell'azienda italiana (Industria 4.0) è previsto uno stanziamento complessivo di 560 milioni di euro (spalmati in 28 per il 2017, 84 per il 2018 e tutto il resto fino al 2023). Queste risorse finanziano un contributo in conto interessi pari agli interessi calcolati sull'importo di un finanziamento in 5 anni al tasso del 2,75%.

Da non dimenticare, la nuova Sabatini offre un'agevolazione importante per le PMI che intendono installare impianti fotovoltaici (scopri di più), micro-eolico, cogenerazione (scopri di più) e il riscaldamento e condizionamento.

Cosa sono superammortamento e iperammortamento?

Il DDL proroga anche quanto introdotto dall'art.1 commi 91-94 della Legge n.208 del 2015, cioè la maggiorazione degli ammortamenti del 40% (superammortamento) per acquisti e/o locazione beni strumentali nuovi e veicoli utilizzati esclusivamente come beni strumentali. In questo caso è stata disposta la proroga per il 2017 con effetti fiscali sul 2018 (entro giugno 2018) con ordini accettati entro il 31 dicembre 2017 con il pagamento in acconto di almeno il 20% del totale.

Lo stesso DDL introduce un iperammortamento maggiorato per i beni materiali strumentali nuovi ad alto contenuto tecnologico atti a favorire i processi di trasformazione tecnologica verso l'Industria 4.0 (leggi gli allegati A e B del DDL – iperammortamento) per i quali la maggiorazione prevista è nella misura del 150% (ammortamento del 250%).

Inoltre sono agevolati gli investimenti in software funzionale ai beni strumentali ad alto contenuto tecnologico iperammortati, gode del superammortamento del 40% (140%)

Fonte articolo: QualEnergia.it

Elon Musk presenta Tesla Powerwall 2.0

Elon Musk (CEO di Tesla) ha presentato il 28 ottobre 2016 la nuova batteria al litio Powerwall 2.0.

Questo nuovo prodotto, con una capacità di 14 kWh, un’erogazione continua pari a 5 kW, e picchi fino ai 7 kW, sarà ideale per strutture di tipo residenziale di medie dimensioni, piccole attività commerciali, strutture ricettive.

Quando sarà disponibile?

Powerwall 2.0 sarà distribuita nel mercato italiano nel 2017 in data ancora de definirsi. Stone Pine è Partner Autorizzato di Tesla Energy e sarà fra i primi a distribuire Powerwall 2.0 ai propri clienti, se vuoi rimanere aggiornato iscriviti alla newsletter oppure puoi chiedere un preventivo per Tesla Powerwall.

Powerwall 2.0 arricchirà la gamma delle batterie per accumulo a partire dalla metà del 2017, riuscendo così ad ampliare l’offerta per rispondere alle esigenze del fabbisogno energetico del mercato italiano.

Cosa sono le batterie per accumulo?

Le batterie (o sistemi di accumulo) per il fotovoltaico, in questo caso i sistemi Tesla Powerwall® agli ioni di Litio (vedi pagina), sono gli strumenti essenziali per l'innovazione tecnologica ed il risparmio per gli impianti ad energia solare.

Dalla fine del V conto energia, lo scambio sul posto è stato sempre più sconveniente per l'utilizzatore finale, ricevendo somme sempre più esigue. Da qui nasce una nuova esigenza, per il mercato del fotovoltaico, di riempire i buchi presentati da questi sistemi, senza il supporto dei contributi dello scambio sul posto del GSE.

Come risparmiare con l'autoconsumo

Dal 2016 nasce l'esigenza di cambiare rotta verso l'autoconsumo, cercando il sistema più sicuro ed efficiente per ottimizzare e massimizzare il consumo di energia auto-prodotta.

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