Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato la direttiva sull'Efficienza energetica degli edifici (Epbd), conosciuta anche come direttiva "Case Green" con l'ambizioso obiettivo di azzerare le emissioni dell'intero parco immobiliare europeo entro il 2050 incentivando la ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica.
A partire dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero, mentre quelli pubblici già dal 2028.
L'Italia, come ogni Stato membro dell'UE, dovrà adottare un piano nazionale che preveda la riduzione progressiva del consumo medio di energia:
La nuova direttiva non si applicherà agli edifici agricoli e agli edifici storici. Inoltre ogni Stato Membro potrà decidere di escludere anche edifici con particolare valore architettonico e i luoghi di culto.
Per ridurre i consumi sono previsti interventi come la realizzazione di pannelli solari e fotovoltaici, nuove caldaie, sostituzione infissi e posizionamento del cappotto termico.
NUOVI EDIFICI SOLAR-READY
I nuovi edifici costruiti nell'Unione Europea, dovranno essere tutti "solar-ready", cioè predisposti per l'installazione di impianti fotovoltaici o solari termici sui tetti. L’ installazione di impianti di energia solare diventerà la norma per i nuovi edifici.
Per gli impianti fotovoltaici, fino al prossimo 31 dicembre è possibile contare sulla detrazione del 50%, che è riconosciuta non solo a chi installa i pannelli per la prima volta ma anche in caso di revamping, quindi per gli interventi di potenziamento dell’impianto già in funzione, sia con l’aggiunta di nuovi elementi sia con la sostituzione dei vecchi con nuovi più efficienti.
Per gli edifici pubblici e non residenziali esistenti La Direttiva Case Green ha definito un calendario preciso per l’integrazione di impianti fotovoltaici e solari:
STOP ALLE CALDAIE A GAS ENTRO IL 2040
La direttiva Casa Green si concentra sull'eliminazione dell'uso di combustibili fossili nelle abitazioni, incluso l'utilizzo delle caldaie a gas metano. Sebbene la data di divieto sia stata posticipata dal 2035 al 2040, già dal 2025 sarà vietata la concessione di sovvenzioni per l'acquisto o l'installazione di questi sistemi di riscaldamento.
La situazione degli edifici in Italia, secondo l'Istat, mostra che oltre l'82% dei 14,5 milioni di edifici del paese sono destinati a uso residenziale, equivalendo a circa 12 milioni di strutture. Gli edifici residui, che sono circa 2,5 milioni, comprendono altre tipologie. Un aspetto rilevante è l'età avanzata di questi edifici, con quasi il 60% che ha un'età media di 59 anni e che si colloca in una fascia di bassa efficienza energetica, specificatamente nelle classi G o E.
Dal punto di vista dell'Unione Europea, è emerso che circa il 60% delle abitazioni in Europa necessita di interventi di ristrutturazione entro il 2050 per soddisfare i requisiti energetici. Attualmente, solo un quarto degli edifici rispetta i nuovi standard richiesti, principalmente quelli di recente costruzione. In particolare, il 95% delle case costruite nel 2022 rientra nella classe A di efficienza energetica. Tuttavia, l'ultimo aggiornamento della direttiva europea sposta il focus dai requisiti di efficienza energetica specifici per singoli edifici ai consumi medi energetici degli edifici nel loro complesso.