La rivoluzione green prosegue verso la mobilità urbana: numerosi marchi automobilistici stanno innovando verso lo sviluppo di auto elettriche, spinti anche dalla direzione naturale dei consumi in questi ultimi anni.
Le energie rinnovabili non sono più utopia.
L'UE ha già pronto un piano che prevede che a partire dal 2019 ogni abitazione di nuova costruzione o in fase di ristrutturazione dovrà avere almeno un punto di ricarica per veicoli elettrici.
Il Guardian riporta che il progetto di innovazione porterebbe entro il 2023 almeno il 10% dei parcheggi dei nuovi edifici siano equipaggiati con strutture o punti di ricarica: il modo ottimale per incentivare auto elettriche e ibride plug-in (hanno subito un incremento sostanziale nelle vendite nel primo trimestre del 2016).
Però, senza infrastrutture adeguate alla sussistenza di questi sistemi, il progetto non potrebbe essere messo in pratica. Ed è proprio su questo che si concentra la nuova bozza intenzionata rendere più facile l'acquisto e l'utilizzo di questi autoveicoli.
La risposta potrebbe essere nelle energie rinnovabili, e nella “seconda vita” delle batterie usate. Che le case automobilistiche potrebbero immagazzinare a migliaia in fabbriche in disuso, alimentandole con pale eoliche e pannelli solari, come confermato anche da Renault.
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F: Articolo de La Stampa