Caro energia: investire nelle rinnovabili e tutelare il margine operativo

Stiamo assistendo impotenti, giorno dopo giorno, all’aumento dei costi dell’energia.

In azienda ogni imprenditore, piccolo o grande, si troverà a dover fare i conti con il caro bollette e fronteggiare la più grave crisi energetica degli ultimi anni.

Stefano Cavirani, consigliere di Italia Solare, (Associazione nazionale di promozione sociale che sostiene la difesa dell’ambiente supportando modalità intelligenti e sostenibili di produzione, stoccaggio, gestione e distribuzione dell’energia) spiega dettagliatamente come nel 2022 il ci saranno aumenti (già ben visibili dalla bolletta in arrivo ad inizio Febbraio) di oltre il 500% per il solo costo dell’energia elettrica, a cui si aggiunge chiaramente l’aumento parallelo dei costi legati al Gas.

Numeri alla mano, il prezzo medio storico della sola componente energia, che ha sempre oscillato attorno ai 60 €/MWh nell’epoca pre-COVID, oggi e per tutto il 2022 toccherà punte vicine ai 250 €/MWh.

È giunto il momento di chiedersi, come mai, ancora una volta siamo arrivati tardi.

Caro energia: investire nelle rinnovabili e tutelare il margine operativo

Correre ai ripari non è più cosa semplice, ma siamo ancora in tempo per investire risorse nella produzione da energia rinnovabile; è a disposizione di tutti e a costi vantaggiosi.

Perché scegliere di investire potrebbe essere una scelta vincente? Perché rappresenta la soluzione più semplice ed immediata per limitare gli aumenti, in modo che i profitti preventivati per l’anno 2022 non vengano schiacciati dall’aumento dei costi produttivi.  Leggiamo quotidianamente del paradosso di imprenditori  a cui possa risultare più conveniente fermare la produzione.

La domanda di alcuni settori è alle stelle, basti pensare all’industria ceramica, le acciaierie e tutto l’indotto legato all’edilizia e al Superbonus 110%.

I piccoli e grandi imprenditori nelle prossime settimane si interrogheranno, conti alla mano (o meglio bollette alla mano) e cercheranno di capire: quanto dovranno aumentare i prezzi dei loro prodotti per poter mantenere il margine operativo che avevano preventivato, e se sarà conveniente produrre, o addirittura pensare di fermarsi cercando strade alternative.

È incredibile, come il ‘paese del sole’, si trovi subissato dalla più grave crisi energetica degli ultimi anni. Il sole, infatti, rappresenta la soluzione alla portata di tutti, sopra agli occhi di tutti, ma siamo, tutti nuovamente arrivati tardi.

Mai come nell’ultimo periodo i numeri parlano chiaro, prodursi la propria energia attraverso un impianto fotovoltaico non è solo conveniente, ma sta permettendo a quegli imprenditori che hanno già compiuto questa scelta, di rimanere competitivi. Una scelta non solo sostenibile, dunque, ma anche economicamente vantaggiosa.

Dopo anni nel settore possiamo affermare con convinzione che il costo di un impianto fotovoltaico non è un costo. Un impianto ha tempi di rientro di pochi anni, quasi trascurabili se paragonati all’affidabilità e alla durata della tecnologia: un investimento che si ripaga nel breve e che porterà beneficio nel medio-lungo termine.

Grazie ad un impianto ben dimensionato sul proprio tetto, si possono raggiungere risparmi fino al 40%-50% sul costo aziendale dell’energia elettrica, portando inevitabilmente notevole competitività. Produrre autonomamente la propria energia attraverso un impianto fotovoltaico può essere, oltre che sostenibile, una via per ridurre il rischio di impresa e stabilizzare i costi di produzione,  ma al tempo stesso proietta l’azienda in modo concreto verso la propria Transizione Ecologica.

Fotovoltaico, il valore del Fondo Energia

Il Fondo Energia della Regione Emilia-Romagna è uno strumento che rende ancor più vantaggioso un già buon investimento: scegliere l’efficientamento energetico della propria azienda.

Grazie all’immediato risparmio sui consumi, si tratta di investimenti di veloce rientro che il Fondo sostiene con la garanzia della Regione, un tasso agevolato e un contributo alle spese.

La necessità di intervenire in questa direzione è ancor più marcata dalla congiuntura economica del momento, dove il costo dell’energia sta subendo un’impennata solo in parte calmierabile e di certo non di breve durata. Ne abbiamo parlato qui, analizzando lo scenario del mercato dell’energia in relazione alla velocità di rientro dall’investimento per il fotovoltaico.

OBIETTIVO

La ratio del Fondo Energia è sostenere il miglioramento del profilo energetico aziendale.

Il Fondo si carica i rischi del finanziamento grazie alla garanzia posta dalla Regione Emilia-Romagna e prevede due interventi di valore economico:

Rivolto a piccole, medie e grandi imprese, il Fondo finanzia fino al 100% dell’intervento, con la concessione di mutui tra i 25mila e i 750mila euro, estinguibili dai 3 agli 8 anni.

TEMPI E MODI

La seconda e ultima finestra temporale per accedere al finanziamento ha chiuso il 15 novembre 2021. La prossima è attesa nella primavera 2022.

Sono tre i passaggi chiave per accedere al Fondo:

  1. Diagnosi energetica – Obbligatoria per le grandi imprese e le energivore, permette di individuare gli interventi da finanziare
  2. Preventivazione intervento – Definizione del progetto di efficientamento energetico e dei relativi costi
  3. Gestione del finanziamento – Istruttoria, analisi e delibera del mutuo

OPERATIVITÀ

Sono finanziati i progetti che migliorano l’efficienza energetica aziendale e riducono le emissioni inquinanti. Si tratta di impianti fotovoltaici, di auto produzione dell’energia elettrica da altra fonte rinnovabile, di cogenerazione ad alto rendimento e di trigenerazione.

Sono compresi gli interventi votati alla riqualificazione energetica dei cicli produttivi, alla sostituzione di macchinari, attrezzature, hardware, software e alla riqualificazione dei layout impiantistici.

IL FONDO E IL PARTNER

L’efficientamento energetico è un investimento determinante per il futuro di un’azienda e richiede competenze nella fase di analisi dei consumi, nella scelta delle soluzioni idonee e nell’installazione degli impianti.

L’efficientamento energetico è un piano strategico tra esigenze e soluzioni, dove preparazione e qualità di prodotto sono le fondamenta di un percorso vincente.

Se sei interessato al fotovoltaico per la tua azienda, contatta Stone Pine e sfruttiamo il Fondo Energia per il tuo prossimo passo nelle rinnovabili.

NOTA

*La percentuale si calcola sulla quota pubblica, ovvero sul 70% del finanziamento.

SUPERBONUS 110% Come approfittare del beneficio fiscale prima di tutti e con i migliori prodotti

Scegli di investire per far risparmiare la tua casa. Grazie al Superbonus 110% l’opportunità di prenderti cura della tua casa e farla diventare un investimento vantaggioso è ormai diventato realtà.

Come funziona il Superbonus e perché non bisogna farselo scappare

L’Art. 119 del Decreto Legge n.34 aumenta la Detrazione Fiscale al 110% e ne dimezza i normali tempi, riducendoli a soli 5 anni.

Un’opportunità allettante ed un’ottima occasione per rinnovare con nuove tecnologie la tua casa e renderla più sostenibile. Non si tratta solo di efficientamento, ma di un vero e proprio investimento, in quanto grazie all’extra bonus del 10% (spendi 100 e recuperi 110) potrai contemporaneamente efficientare la tua casa ma anche beneficiare di una rendita finanziaria del tuo investimento.

Non dovrai più accontentarti del solo 50% nei 10 lunghi anni successivi.

Come poter accedere e quali migliorie fare alla propria abitazione per poter godere di questa super aliquota?

Gli interventi che potranno accedere al Superbonus del 110% come interventi ‘trainanti’ sono:

Definiamo trainanti questi interventi perché sono in grado di estendere l’aliquota di detrazione al 110% anche ad altri interventi: tra questi tutti i lavori di efficientamento energetico, di cui all’articolo 14 D.L. 63/2013, oltre che gli impianti fotovoltaici, i sistemi d’accumulo e le colonnine per le auto elettriche, purché svolti congiuntamente ad almeno uno degli interventi di cui sopra.

SUPERBONUS 110% Come approfittare del beneficio fiscale prima di tutti e con i migliori prodotti

Chi ha tempo, non aspetti tempo!

Dal 1 Luglio infatti tutte le spese sostenute per gli interventi identificati dal Decreto che consentano alla tua abitazione il salto di due classi energetiche potranno godere del beneficio fiscale del 110%.

Non si parla d’altro ormai da settimane, il Superbonus del 110% è appetibile e decisamente un’opportunità da non farsi scappare. Tutti vogliono tutto e lo vorrebbero gratis…… ma la nostra esperienza ci insegna che purtroppo non tutti riusciranno ad accedervi. L’eccesso di richiesta che questa misura sta creando non permetterà a tutti di poterla sfruttare con i migliori prodotti del mercato.

Per non farsi sfuggire questa opportunità ed assicurarsi prodotti di alta qualità che ti permetteranno un reale risparmio energetico per la tua casa, l’unico modo è sostenere direttamente l’investimento.

I decreti attuativi andranno a definire i dettagli per la Cessione del Credito ed il meccanismo dello sconto in fattura, ma la complessità burocratica ed i tempi in cui gli operatori di mercato (compresi gli istituti di credito) potranno offrire soluzioni concrete e percorribili potrebbero essere ancora lunghi. In quel momento, la domanda sarà molto elevata e tutte le aziende faranno fatica a soddisfare le numerose richieste.

Sfrutta la corsia preferenziale, assicurati con Stone Pine i migliori marchi del mercato e beneficia subito dell’incentivo fiscale del 110%.

Decreto Rilancio: Super Ecobonus 110% e ritorno della Cessione del Credito

Riqualificare la propria casa è diventata un’opportunità da non farsi scappare. Con il Decreto Rilancio finalmente approvato è possibile accedere alle detrazioni pari al 110%.

Come funziona e chi ne può usufruire?

L’Art 119 del Decreto Legge n.34, porta la Detrazione Fiscale al 110%, da ripartire in 5 quote annuali per gli aventi diritto e reintroduce, come alternativa, la Cessione del Credito al fornitore. Ecco tutti gli interventi che potranno accedere a questa opportunità.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 19 Maggio 2020, ma oramai sulla bocca di tutti da qualche settimana, il cosiddetto Decreto Rilancio e il Superbonus al 110% sono finalmente legge.

Gli interventi che potranno accedere al Superbonus del 110% sottoforma di Detrazione Fiscale o sconto in fattura sono i seguenti:

Questi tre macrointerventi attivano il Superbonus del 110%.

Quindi, facendo almeno uno degli interventi sopracitati si potranno avere le Detrazioni pari al 110% anche su Impianti fotovoltaici, sistemi d’accumulo, sistemi di ricarica per veicoli elettrici e per tutti quegli interventi che rientrano nell’Ecobonus.

Qualunque sia però la natura dei lavori impiantistici e/o edilizi che verranno effettuati e pagati nella finestra temporale dal 1 Luglio 2020 al 31 Dicembre 2021, è obbligatorio assicurare un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio e dove ciò non fosse possibile, il conseguimento della classe più alta. Il tutto dovrà essere dimostrato mediante Attestato di Prestazione Energetiche (APE) dell’edificio pre e post interventi.

Non solo 110%, ma anche il ritorno della Cessione del Credito

Sembra oramai chiaro che non tutti potranno accedere a questa tipologia di Superbonus, ma niente panico!

Il Decreto Rilancio ha allargato il meccanismo della Cessione del Credito a tutti gli interventi di ristrutturazione e riqualifica energetica/strutturale.

Sarà quindi possibile richiedere uno sconto immediato sul preventivo chiavi in mano per la realizzazione di un impianto fotovoltaico residenziale, di un sistema di accumulo e di un sistemi di ricarica per veicoli elettrici.

Cessione del credito: la rivoluzione delle Detrazioni Fiscali nel fotovoltaico

Acquistare un impianto fotovoltaico con la Cessione del Credito

È la nuova modalità di fruizione degli sgravi fiscali proposto dal DL 10 cosiddetto Decreto Crescita – “Modifiche alla disciplina degli incentivi di efficientamento energetico e rischio sismico”, definiti anche Ecobonus e Sismabonus.

Da oggi è possibile richiedere uno sconto immediato sul preventivo chiavi in mano per la realizzazione di un impianto fotovoltaico residenziale.

Per usufruire dello sconto derivato dalla cessione del credito occorre rinunciare alle detrazioni fiscali del 50%  di cui si sarebbe beneficiato nei successivi 10 anni.

In questo modo il consumatore avrà la possibilità di usufruire subito dello sconto sull’importo totale preventivato, cedendo al fornitore le detrazioni fiscali distribuite nei successivi 10 anni.

I contribuenti devono comunicare il tutto all’Agenzia delle Entrate, con un modulo predisposto, inserendo i dati utili al fine dell’agevolazione:

Il mancato invio della comunicazione rende totalmente inefficace la cessione del credito.

Cessione del credito: la rivoluzione delle Detrazioni Fiscali nel fotovoltaico

Detrazione Fiscale al 50%: è ancora possibile beneficiarne?

Per l’installazione di un impianto fotovoltaico (anche completo di sistema d’accumulo) si può tutt’ora usufruire della Detrazione IRPEF al 50%.

In questo caso, ogni acquirente ha diritto ad una riduzione delle imposte IRPEF in 10 quote annuali di importo costante.

Detrazioni e sconto dovuto alla cessione del credito sono misure alternative: il cliente può scegliere la forma con cui beneficiare degli incentivi fiscali.

Un esempio:

Mario acquista un impianto fotovoltaico ed un sistema d’accumulo per € 20.000  e richiede per le opere eseguite, la detrazione fiscale al 50%.

Il 50% di 20.000 sono 10.000, quindi Mario detrarrà € 1.000 dalle sue imposte IRPEF per 10 anni.

Le spese detraibili non possono superare i 96.000 € totali e la detrazione non può scaturire in un credito fiscale, se fosse stato superato l’ammontare delle tasse da pagare.

L’investimento energetico che Mario ha scelto di fare oltre ai benefici fiscali che avrà grazie alla detrazione del 50% della spesa effettuata, renderà la sua abitazione più efficiente e sicura.

[Aggiornamento Gennaio 2020]

In data 17 Dicembre 2019 sono stati abrogati gli articoli 1,2,3,3 – ter dell’articolo 10 del Decreto Crescita, convertito nella legge 58/19; pertanto, dal 1 Gennaio 2020, non è stato più possibile acquistare impianti fotovoltaici e sistemi d’accumulo usufruendo della cessione del credito

Cessione del credito: tutte le novità 2020

Il parlamento, nell’ambito della manovra finanziaria 2020, ha abrogato la cessione del credito per gli impianti fotovoltaici.

Questa modalità dava la possibilità al cliente di poter cedere all’atto dell’acquisto il proprio credito fiscale direttamente al fornitore.

Il fotovoltaico che conviene!

Sono state prorogate fino al 31 Dicembre 2020 le detrazioni fiscali del 50% per l’acquisto di impianti fotovoltaici e sistemi d’accumulo per fotovoltaico.

Chiarisci insieme a noi tutti i tuoi dubbi sulle detrazioni fiscali!